Bimbo Padova: Garante infanzia, mai piu’ agenti impreparati
Quello che ha coinvolto il bambino nel padovano “è un episodio grave per le modalità in cui si è svolto”: queste le parole di Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, che invita a evitare “speculazioni e spettacolarizzazioni di ogni genere” e preannuncia, di concerto con il capo della polizia Manganelli, una formazione specifica per le forze dell’ordine che si trovano a contatto con i minori.
“Quello che è successo ieri – afferma il Garante – ci obbliga a una riflessione seria e più complessa. Da quando esiste il nostro ufficio, l’Authority ha ricevuto decine di segnalazioni che ci raccontano come il conflitto fra genitori stia sempre più minando la serenità dei figli. Spesso, a causa delle inevitabili frustrazioni dovute alle separazioni, gli adulti dimenticano che al centro di quella che era una famiglia e oggi è una coppia separata, devono esserci sempre i figli”.
“Da anni – continua – in Italia auspichiamo una riforma della giustizia minorile che tarda ad arrivare. Una riforma, e anche l’episodio di oggi ce lo ricorda, che veda l’ascolto del minore come punto di partenza. In Parlamento da troppo tempo si discute di una riforma della giustizia minorile senza arrivare a un accordo che ne consenta l’approvazione. Una riforma urgente che preveda anche interventi normativi proprio sulla fase esecutiva dei provvedimenti a tutela dei minori, oggi totalmente carenti”.
“Questo, ovviamente – precisa il Garante – non giustifica il comportamento dei poliziotti che avrebbero dovuto far prevalere, pur nel rispetto del compito affidatogli, la dovuta attenzione e il rispetto per i diritti di una persona di minore età”. “Per questo – conclude Spadafora – per il futuro, oltre a sperare che prevalga sempre il buon senso dei singoli operatori delle forze dell’ordine, abbiamo stabilito con il Capo della Polizia Manganelli che attueremo un’attività di formazione specifica per tutte quelle situazioni che vedranno agenti a contatto con minori”.
Il Garante infine rivolge un appello ai media, affinché “non cominci una spettacolarizzazione di questo episodio” che sarebbe “una violenza se possibile ancora più grave, per il bambino e per i suoi compagni” e rende noto che nelle prossime ore si accerterà personalmente delle condizioni del minore.