Tav Val Susa: black block, guerriglia e tanta gente normale
Il 3 luglio era stato dichiarato dai comitati no tav il giorno della riscossa. Migliaia i post in facebook e via twitter, migliaia le persone convenute in Val di Susa per dire no all'Alta Velocità, e ancor di più a dare il proprio appoggio morale. Questa mattina erano davvero tante le persone accorse a Exilles, Giaglione e Chiomonte, in Valle di Susa, per partecipare alle marce di protesta contro la Tav, dirette all'area della Maddalena di Chiomonte dove si sta realizzando il primo cantiere. Una prima manifestazione è partita da Exilles poco dopo le dieci di mattina, con in testa i sindaci dei 23 Comuni della valle che hanno aderito alla manifestazione. Altri due cortei sono partiti da Chiomonte e Gaglione. La polizia organizzata per azioni di contenimento presidiando l'area del cantiere Tav della Maddalena di Chiomonte. Poco dopo sono partiti i primi lacrimogeni sparati dai poliziotti dopo che un gruppo di manifestanti aveva raggiunto uno dei lati della recinzione del cantiere. Centinaia di persone hanno lasciato i cortei per sparpagliarsi nei boschi. Secondo la prefettura le persone presenti erano cinquemila. Per i No-Tav erano 30 mila. paura per la presenza di black block provenienti anche da altri Paesi. Seicento manifestanti circa hanno raggiunto l'area del cantiere circondandola e superando la recinzione contringendo alla sospensione dei lavori. Sono iniziati lanci di pietre e bombe-carta contro i poliziotti. Alcuni parlano anche di petardi e bottiglie piene di ammoniaca. La polizia reagisce lanciando lacrimogeni e arrestando cinque manifestanti Nel pomeriggio si contano una cinquantina di feriti soprattutto tra le forze dell'ordine tra gli obiettivi dei più fascinorosi.