Sì al mantenimemnto dei figli ‘bamboccioni”, ma solo se incolpevoli
Il figlio di genitori divorziati diventa maggiorenne? L’assegno di mantenimento stabilito in sede di separazione va versato lo stesso, finchè non si dimostra che ormai la prole è autosufficiente. Per non dare piú una lira all’ex coniuge che ha avuto in affidamento il figlio, però, si può chiedere la modifica di ció che è stato stabilito al momento del divorzio. Lo sostiene la Cassazione che, ancora una volta, ribadisce l’obbligo dei genitori a mantenere i figli anche quando sono adulti ma magari non indipendenti.
La Terza Sezione Civile, infatti, ha dato torto al Giovanni C. che aveva chiesto di non versare piú l’assegno di mantenimento stabilito anni addietro perchè‚ il figlio, affidato alla moglie, ormai maggiorenne, poteva essere anche autosufficiente. Il Tribunale di Roma, aveva dato ragione all’ex marito, ma la Suprema Corte ha “cassato” la sentenza ribaltando la decisione. I Supremi Giudici, infatti, nella sentenza n.13184 hanno sottolineato che il “coniuge separato o divorziato già affidatario del figlio minorenne, e’ legittimato ‘iure proprio’, anche dopo il compimento da parte del figlio della maggiore età, ove sia con lui convivente e non economicamente autosufficiente, ad ottenere dall’altro coniuge un contributo al mantenimento del figlio”. D’altra parte, ricordano i giudici “l’obbligo dei genitori di mantenere i figli non cessa automaticamente con la maggiore età ma continua invariato finche i genitori o il genitore interessato non provi che il figlio ha raggiunto l’indipendenza economica oppure che è stato da loro posto nella concreta posizione di poter essere autosufficiente ma non ne abbia tratto profitto per sua colpa”. Per mettere fine all’assegno di mantenimento una via c’è: chiedere la “modifica della sentenza di divorzio attraverso il procedimento camerale di revisione delle relative disposizioni contenute nella sentenza stessa”.