Vota contro sei in condotta, insegnante sospesa per dieci giorni
Roma, 16 giu. (TMNews) – Sospesa per aver votato contro un sei in condotta. Protagonista della vicenda è una docente di una scuola secondaria punita dalla dirigente scolastica con 10 giorni di sospensione senza retribuzione. La sanzione disciplinare è stata inflitta perché, durante un Consiglio di classe, l’insegnante ha espresso il suo dissenso contro la proposta, avanzata dalla stessa preside, di assegnare un 6 in condotta a un alunno modello (ha la media del 9) che si era rifiutato di pagare 72 centesimi alla scuola per far riparare un estintore danneggiato da un atto vandalico di cui non era responsabile.
Il pagamento era stato imposto dalla dirigente scolastica a titolo di sanzione collettiva a tutti gli alunni dell’istituto. Lo rende noto la Gilda degli insegnanti spiegando che il provvedimento cade durante gli scrutini e gli esami a cui, dunque, la docente non potrà partecipare.
“La sua assenza – precisa Rino di Meglio, coordinatore della Gilda – avrà ripercussioni negative sulla valutazione degli alunni che saranno giudicati da un insegnante designato per l’occasione e che non conosce i ragazzi”. Il caso è stato segnalato al ministro della Pubblica istruzione, Mariastella Gelmini. “L’attribuzione di enormi poteri disciplinari ai dirigenti scolastici, in base al principio dell’autonomia scolastica – conclude Di Meglio – sta provocando casi abnormi esattamente come avevamo previsto. Ecco perchè è necessario procedere a un’urgente riforma del sistema”.
Fonte: Tmnews.it