Gare truccate nella sanità piemontese, ai domiciliari assessore Caterina Ferrero
Torino, 15 giu. (TMNews) – Dopo gli interrogatori, seguiti agli arresti lo scorso maggio di 7 persone tra politici e imprenditori, in Piemonte non si placa la bufera giudiziaria che ha investito la sanità regionale. Da questa mattina l’assessore regionale alla Sanità Caterina Ferrero, già indagata a fine maggio nell’inchiesta denominata “Dark Side” per turbativa d’asta e per turbata libertà del procedimento di scelta contraente (concorso pilotato), è agli arresti domiciliari nella sua villa di Leinì, nella prima cintura torinese, e risulta inoltre indagata per abuso d’ufficio.
Le indagini non sono ancora concluse e ci sarebbero ancora aspetti da chiarire, seppur marginali, nel compicato intreccio tra imprenditoria e politica, tra mazzette e bandi truccati nella sanità pubblica piemontese.
L’assessore – che già domani comparirà davanti al Gip di Torino, Cristiano Trevisan per l’interrogatorio di garanzia – da maggio aveva rimesso le deleghe: oggi è stata arrestata perchè a suo carico sarebbero emersi “indizi gravi e precisi” sul fatto che l’assessore agisse per “motivazioni politiche personali e non per l’interesse della pubblica amministrazione”, come hanno evidenziato questa mattina nel corso di una conferenza stampa a palazzo di Giustizia del capoluogo piemontese il procuratore capo di Torino, Giancarlo caselli, il pm aggiunto Andrea Beconi e il colonnello delle Fiamme Gialle Carmelo Cesario.
Quanto ai domiciliari, si tatta di una misura resasi necessaria “perchè esiteva il richio di reiterazione del reato”, visto che l’assessore Ferrero, pur avendo rimesso le deleghe, aveva mantenuto il proprio ruolo.
Fonte: Tmnews.it