Al via gli esami di scuola media per 600mila candidati
Roma, 14 giu. (TMNews) – Nella maggior parte delle scuole prenderanno il via a partire da oggi gli esami di licenza media, che quest’anno riguarderanno oltre 593mila candidati: gli alunni dovranno sostenere una serie di prove scritte (italiano, matematica ed elementi di scienze e tecnologia, lingua straniera, l’eventuale seconda prova di lingua, la verifica nazionale Invalsi) e il colloquio finale su tutte le materie affrontate nell’ultimo anno di scuola.
In base a quanto stabilito dal Miur, per l’ammissione agli esami conclusivi, come per la maturità, gli alunni dovranno aver conseguito la sufficienza (6/10) in tutte le materie, compreso il voto in condotta, oltre che aver frequentato come minimo il 75 per cento delle lezioni.
Il punteggio finale dell’esame, anche questo espresso in decimi, sarà determinato dalla media tra il voto di ammissione, il punteggio conseguito in ciascuna prova scritta, compreso il test Invalsi, e quello raggiunto nella prova orale. Solo a coloro che conseguiranno il punteggio finale di 10/10, la Commissione potrà assegnare, all’unanimità, la lode.
Tranne la verifica nazionale standardizzata, i giorni e i contenuti delle prove verranno definiti da ogni singola commissione, composta da docenti interni e dal presidente proveniente da un altro istituto.
Il temuto test preparato dall’Invalsi si svolgerà lunedì prossimo, il 20 giugno. Quest’anno il tempo a disposizione per la soluzione delle prove, predisposte dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema d’istruzione e formazione, su mandato del ministro, durerà 75 minuti per verifica: 15 minuti in più per il test di matematica e altrettanto per quello d’italiano (che si svolgerà un quarto d’ora dopo).
Per quanto riguarda la seconda prova scritta di lingua, sempre se è stata svolta durante il triennio formativo, il Miur ha precisato che “già il 90% delle scuole medie italiane ha svolto negli anni precedenti un’autonoma prova scritta sulla seconda lingua straniera comunitaria”: l’ultima parola, sull’attivare o meno la prova, è stata comunque presa nelle scorse settimane da ogni Collegio dei docenti.
Fonte: http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110614_074537.shtml