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Vietti boccia la riforma giustizia ma apre al dialogo, ok da Csm

Roma, 13 giu. (TMNews) – E’ una relazione molto critica, quella che il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Michele Vietti si appresta a presentare nel corso della sua audizione alla Camera sulla riforma costituzionale della giustizia.

Vietti questa mattina ha chiesto e ottenuto dal plenum straordinario convocato a palazzo dei Marescialli un voto di condivisione “dell’impianto argomentativo”, rinviando la presa di posizione ufficiale del Csm alla prossima formulazione di un ‘parere’ formale del Consiglio, ma ha contemporaneamente chiesto alle toghe di non “chiudersi a riccio”, riconoscendo “piena legittimità” all’intento riformatore del Governo. Alla fine, l’assemblea dell’organo di autogoverno delle toghe ha approvato la sua relazione, con tre voti contrari e un astenuto, tutti dalle file dei laici del Pdl.

Nella lunga relazione scritta, che oggi consegnerà alla Camera, Vietti segnala il rischio che la riforma trasformi in un “quasi potere” l’ordine giudiziario, bolla come “decostituzionalizzazione dei principi” l’eccessivo rimando alla legge ordinaria contenuto nel ddl Alfano, lancia l’allarme sui rischi per l’indipendenza dei pm: “Dalla tutela dell’autonomia ed indipendenza del pubblico ministero – scrive Vietti – dipende la qualità e la vastità dell’esercizio dell’azione penale e, di conseguenza, l’effettività del principio di uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge”. Inoltre paventa la ‘minaccia’ che la riforma della responsabilità civile delle toghe porti queste ultime a “optare tra le più decisioni possibili, quella che consente di ridurre o eliminare il rischio di incorrere in responsabilità, piuttosto che quella maggiormente conforme a giustizia”.

Fonte: Tmnews.it

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