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I magistrati di sorveglianza di Napoli battono Milano e Roma

Napoli, 3 giu (Il Velino/Il Velino Campania) – Il lavoro di undici Tribunali di Sorveglianza italiani sotto la lente d’ingrandimento di uno studio promosso dall’Unione delle camere penali. L’analisi in possesso del VELINO ha riguardato i dati statistici raccolti in relazione ai provvedimenti emessi su richiesta di misure alternative come l’affidamento in prova ai servizi sociali, la detenzione domiciliare e la semilibertà. Per ogni misura sono stati calcolati i tassi di accoglimento, di rigetto e di inammissibilità per ogni tribunale.

Un’indagine utile a fornire “una prima mappatura della giurisprudenza dei tribunali di sorveglianza”. Le tabelle mettono a confronto i dati relativi agli anni 2009 e 2010 di Milano, Firenze, L’Aquila, Genova, Perugia, Bologna, Taranto, Roma, Torino, Venezia e Napoli. È proprio il capoluogo campano a “staccare” i principali ‘competitors’ come Milano e Roma rispetto ai ‘casi decisi’: lo studio infatti anzitutto analizza il numero delle scelte operate per poi analizzare gli effetti.
 

Per richieste di detenzione domiciliare, il Tribunale di Sorveglianza di Napoli – nel 2009 retto da Angelica Di Giovanni -, si è pronunciato su 2.928 casi. Milano su 937, Roma su 1.759. Un surplus notevole se si guarda anche ad altri distretti giudiziari, meno vasti, come Genova (833), L’Aquila (416) e Perugia (291). Nel 2010 il distacco tra le tre grandi città italiane aumenta ancor di più. Il Tribunale di Sorveglianza partenopeo, ha deciso, in un senso o in un altro, su 3.085 richieste di detenzione domiciliare. A Roma invece 2.033 i casi vagliati. Seguono poi Firenze con 1.563, Bologna con 1.023, Genova 953, L’Aquila 718, Taranto 550, Perugia 539, Torino 407, infine Milano 449, seguito soltanto da Venezia 141.
 

Anche sulle istanze di ‘semilibertà’ Napoli sembra essere il Tribunale di Sorveglianza dalle gambe più veloci visto che nel 2009 si è pronunciato su 1.515 casi, segue Torino con 703, Roma 582 e dopo Genova 476, arriva Milano con 388 richieste evase. Nell’anno successivo, sempre sulle richieste di semilibertà, ancora una volta Napoli in testa nella “classifica” dei Tribunali di Sorveglianza italiani “solerti”. 1.740 i casi decisi, a Roma 639 a Milano 395. I tre distretti giudiziari più importanti sembrano essere invece in linea sulle decisioni relative all’affidamento in prova ai servizi sociali. A Napoli il Tribunale di Sorveglianza si è pronunciato su 2.392 casi, superando comunque, ma di poco, Milano 2.285 e Roma 2.175. Numeri si milari anche per il 2010. È soltanto per l’affidamento dei tossicodipendenti alle comunità che il capoluogo campano non è in testa alla classifica e viene anzi superato proprio da Milano e Roma. Se entriamo nello specifico delle scelte operate dai magistrati di Sorveglianza di Napoli la sintesi è quella che segue: tra il 2009 e il 2010 c’è un maggiore tasso di accoglimento della richiesta di arresti domiciliari con un +3,58 per cento. Aumento anche delle concessioni di semilibertà +3,7 per cento. Nello stesso arco temporale è aumentato del 4,13 per cento l’affidamento in prova ai servizi sociali e infine un +2,39 per cento anche per l’affidamento terapeutico, leggasi comunità per i tossicodipendenti. Alla luce di questi dati sembra esserci, in particolare nel capoluogo campano, un segnale di svuotamento delle carceri grazie alle misure alternative concesse dal Tribunale di Sorveglianza, ma resta l’emergenza sovraffollamento dietro le sbarre.
 
Fonte: www.ilvelino.it 
 

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