Strauss-Kahn arrestato. Oggi davanti al giudice
Dominique Strauss-Kahn ha passato la sua seconda notte di detenzione a New York. Il direttore del Fondo Monetario Internazionale oggi comparira’ davanti a un giudice. Arrestato nella serata di sabato dalla Special Victim Unit in seguito alle accuse di violenza sessuale mosse nei suoi confronti da una cameriera di un albergo di lusso, Strauss-Kahn ha trascorso più di 30 ore in una cella di Harlem. Poi, nella notte, è stato trasferito in un istituto medico “per ulteriori accertamenti corporali” legati all’esame del suo dna. Proprio questi accertamenti hanno fatto slittare l’udienza in tribunale, inizialmente attesa già ieri. Le “nuove analisi” sono state chieste dall’accusa e Strauss-Kahn ha acconsentito perché – hanno spiegato gli avvocati – intende collaborare in tutti i modi alle indagini. Nello stesso tempo – hanno riferito gli avvocati William Taylor e Benjamin Brafman – il direttore dell’Fmi intende “difendersi vigorosamente”, e respinge ogni accusa dicendosi non colpevole.
Le accuse nei suoi confronti sono gravi. I reati a lui contestati (aggressione sessuale, stupro, sequestro) prevedono nello Stato di New York pene cumulative tali per cui Strauss-Kahn potrebbe essere condannato anche a 20 anni di carcere, se non di più. Verosimilmente, però, al direttore dell’Fmi verrà concessa la libertà su cauzione, anche se si tratterà – hanno riferito fonti della polizia – di una cauzione “importante” (si parla di milioni di dollari). E’ probabile poi che Strauss-Kahn non potrà lasciare il Paese. La sua posizione è molto delicata. Anche perché la donna che lo accusa, una cameriera del Sofitel di Times Square, lo ha formalmente identificato nel commissariato di Harlem: messo in fila insieme ad altre persone, Strauss-Kahn è stato indicato senza esitazione dalla presunta vittima come l’uomo che l’ha aggredita nella sua suite da tremila dollari.
In attesa degli sviluppi giudiziari, il Fondo Monetario ha nel frattempo rinviato a oggi – lunedì – la convocazione del suo consiglio di amministrazione. “La riunione informale che avevamo programmato per informare il Cda è stata ritardata in attesa di nuovi sviluppi a New York” ha reso noto con un comunicato il portavoce dell’Fmi, William Murray. Sarà in funzione della decisione del giudice newyorkese che i membri del cda decideranno quali misure adottare nei confronti di colui che, fino a prova contraria, è ancora il loro managing director.