Melania Rea. Uccisa nel bosco dopo rapida aggressione
Carmela Melania Rea e’ morta nel Bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella (Teramo) dopo una colluttazione rapida, breve. Sono le prime indicazioni emerse dopo il nuovo esame autoptico, effettuato ieri dal prof. Stefano Tagliabracci a Teramo per chiarire alcuni dettagli rispetto all’autopsia effettuata il 21 aprile scorso. Sembra che la vittima non sia stata tramortita dal suo assassino. Al momento resta invece piu’ difficile circoscrivere l’ora precisa della morte, sinora collocata tra le 14 e le 17
Intanto si indaga esaminando i tabulati telefonici e le analisi delle celle per capire se Melania e’ davvero stata a Colle San Marco di Ascoli Piceno nel primo pomeriggio del 18 aprile. Al momento magistrati e carabinieri non sono in possesso di un accertamento tecnico che escluda in maniera categorica la presenza di Melania al pianoro, cosi’ come riferito dal marito Salvatore Parolisi. Cosi’ fosse, avrebbero la certezza di una bugia clamorosa che, in quanto tale, avrebbe immediate conseguenze a carico del caporalmaggiore che continua a sostenere la sua innocenza. I carabinieri del Ros portano avanti questo tipo di accertamenti tecnici, molto attesi dai magistrati ascolani, anche oggi al lavoro.
Quanto alla ipotesi che la batteria del telefonino di Melania sia stata sfilata dall’assassinmo, pare possibile, ma non credibile. Difficile infatti ritenere che chi ha ucciso melania Rea sia ritornato sul luogo del delitto per rimettere a posto la batteria e riaccendere l’apparecchio.
E’ la mattina del 20 che il telefonino di Melania scarica la massa di avvisi di chiamata dei due giorni precedenti, quando in tanti cercavano di contattare la giovane mamma.
Il cellulare di Melania, un Samsung tradizionale (non uno smartphone) viene ancora analizzato da tecnici specializzati, carabinieri del Ros in primo luogo. I dati ricavati verranno poi incrociati con i rilevamenti sulla potenza delle celle telefoniche che impegnano la zona di Ripe di Civitella, per verificare se e con quale frequenza e durata il campo possa essere venuto meno. Secondo i dati di fabbrica, la batteria di un normale telefonino in stand by (non in conversazione o in navigazione internet) puo’ durare da 200 a oltre 300 ore, a seconda del modello. E’ stato ipotizzato che il cellulare di Melania si sarebbe dovuto scaricare molto velocemente perche’ in costante ‘ricerca rete’, nel tentativo automatico di agganciare il segnale di un operatore telefonico. Tentativo non facile, vista la scarsa copertura della zona del chiosco della pineta in cui Melania e’ stata trovata morta. Lo stato di ‘ricerca rete’ pero’ non e’ costante, ma intermittente. In questo caso non sarebbe strano che la batteria del cellulare di Melania sia rimasta carica per un paio di giorni.