La Responsabilità amministrativa degli Enti – di Angela Spani
Il D.Lgs. 231/01 ha introdotto una forma di responsabilità amministrativa per i reati posti in essere nell’interesse o a vantaggio della società, da soggetti che ricoprono posizioni apicali all’interno della stessa. Tale responsabilità è considerata autonoma e si aggiunge a quella della persona fisica che materialmente ha realizzato la condotta illecita.
Il legislatore,ha introdotto un’esimente, da responsabilità penale, per le aziende che adottano un Modello di Organizzazione, gestione e controllo mediante il quale l’ente mira a contrastare e impedire la commissione dei reati sanzionati dal D. Lgs. 231/01.
L’adozione e attuazione di tale Modello Organizzativo consente di escludere o limitare la responsabilità amministrativa derivante dai reati previsti dal D. Lgs. 231/01.
Il Modello Organizzativo, la sua attuazione, la periodica revisione, a cura dell’Organismo di Vigilanza ad hoc nominato, assume particolare importanza in relazione al regime sanzionatorio previsto dal D. Lgs 231/01 e con specifico riferimento alle misure sanzionatorie e cautelari che trovano applicazione fin dalla fase delle indagini preliminari e hanno la funzione di paralizzare o ridurre l’attività dell’ente quando la prosecuzione dell’attività possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato ovvero agevolare la commissione di altri reati.
La normativa in oggetto prevede altresì l’applicazione di misure interdittive, che possono essere adottate anche in via cautelare quali la sospensione, revoca di licenze e concessioni, il divieto di contrattare con la P.A., interdizione dall’esercizio dell’attività, l’esclusione o revoca di finanziamenti.
Alla luce di tali premesse è necessario che le Aziende adeguino le loro strutture ai dettati normativi sanciti dal D. Lgs. 231/01, curando tutti gli adempimenti per la redazione del Modello di Organizzazione, gestione e controllo, del Codice Etico e dei modelli di governance e risk management in un’ottica di responsabilizzazione degli enti e delle società preposte. Occorrerà altresì procedere poi alle revisioni periodiche nonché delle attività di internal audit ai fini della regolare attuazione del Modello adottato.
Avv.Angela Spani
(foro di Ravenna)
(© Litis.it, 11 Maggio 2011 – Riproduzione riservata)
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