In Gran Bretagna inizia il processo contro Danilo Restivo per l’omicidio Barnett
Il processo contro il 39enne potentino Danilo Restivo, accusato di aver ucciso la sua dirimpettaia, la sarta 48enne Heather Barnett, ha preso il via presso la Crown Court di Winchester. Il procedimento si e’ aperto con un dibattito su questioni tecniche, dall’ammissibilita’ di certe prove all’uso o meno di Twitter dall’aula, il calendario del processo e la selezione della giuria. Restivo, ha sempre negato ogni accusa, sia per quest’omicidio che di quello di Elisa Claps. Il verdetto dei giudici britannici e’ atteso entro le prossime otto settimane. Questa e’ la durata del processo stabilita secondo i criteri della ‘common law’, il sistema giuridico in vigore nel Regno Unito.
L’ex ragazzo di Potenza era stato fermato due volte, prima nel 2004 e poi ancora nel 2006, dai detective della Dorset Police ma in entrambi i casi era stato rilasciato senza nessuna incriminazione. A Bournemouth, la
cittadina del sud dell’Inghilterra dove risiedeva la Barnett e dove Restivo si e’ trasferito nel 2001, aspettano dunque da nove anni la soluzione a quello che e’ considerato come uno dei delitti piu’ odiosi mai commessi nella zona.
Una lunga attesa che si sovrappone a quella dei parenti di Elisa. E non e’ un caso se Ben Barnett, il fratello di Heather, e Gildo Claps abbiano stabilito un’intesa. ”Ho sempre nutrito dei sospetti su Restivo”, ha confessato, dopo l’incriminazione, Ben Barnett.
Quanto ai Claps, sono 17 anni che non si danno pace e puntano il dito contro Danilo. Facile capire quindi perche’, lo scorso novembre, quando a Winchester si tenne l’udienza preliminare in cui Restivo si dichiaro’ ”non colpevole”, mamma Filomena e Gildo si sono presentati in tribunale di buona ora.
Il procedimento penale ai danni del ”parrucchiere” – cosi’ soprannominato per il suo vizietto di tagliare ciocche di capelli a conoscenti e non – ha pero’ inevitabilmente unito anche gli inquirenti britannici ai colleghi italiani della Procura di Salerno, Rosa Volpe e Luigi D’Alessio.
Alla fine dello scorso aprile si e’ infatti tenuto nella citta’ campana l’ennesimo vertice fra i due pool d’investigatori. Stando alle indiscrezioni raccolte, sembra che i magistrati di sua Maesta’ abbiano voluto prendere visione di tutto cio’ che e’ stato prodotto durante le tre udienze dell’incidente probatorio sul caso Claps: di particolare interesse le relazioni dei periti che hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti. L’incontro, con ogni
probabilita’, e’ stato la causa dello slittamento del processo, previsto in origine per lo scorso 4 maggio.
Il tempo a disposizione degli investigatori e’ pero’ scaduto. Ora e’ arrivato il momento di calare le carte sul tavolo. E non e’ detto che nel cercare di ricostruire quanto accaduto a Bournemouth il 12 novembre del 2002 non emergano anche dettagli inediti di quel 12 settembre del 1993, ovvero il giorno in cui Elisa scomparve nel nulla.