per la vicenda Ciancimino, il Csm apre un’indagine
Per fare chiarezza sulla diatriba insorta tra le Procure di Palermo, Caltanissetta e Firenza, il Csm ha deciso di aprire una indagine sul caso Ciancimino. Lo si apprende da un comunicato reso noto dallo stesso organo di autogoverno della magistratura ove si afferma che il comitato di presidenza del Csm ha deliberato di investire la prima commissione e il procuratore generale della Corte di Cassazione per le valutazioni di rispettiva competenza in ordine alla vicenda del fermo di Massimo Ciancimino”. Il figlio del’ex sindaco mafioso di Palermo è stato fermato con l’accusa di calunnia aggravata per aver falsificato un documento contro l’ex capo della polizia Gianni De Gennaro.
Ciancimino è anche indagato con per detenzione di esplosivi dalla procura di Palermo. Dai risultati della perizia consegnata ai magistrati dagli artificieri della polizia, sembrerebbe confermata la pericolosità dei 13 candelotti di dinamite e dei 21 detonatori trovati nel giardino dell’abitazione palermitana del figlio dell’ex sindaco. E’ stato lo stesso Ciancimino, dopo essere stato fermato a Parma, a indicare il luogo dove aveva nascosto l’esplosivo che sostiene di avere ricevuto a scopo intimidatorio evitando di denunciare l’accaduto per non allarmare ulteriormente i suoi familiari.