La Germania. Spetta all’Italia risolvere il problema degli immigrati
In una intervista rilasciata al quotidiano ‘Die Welt’ il ministro federale dell’Interno, Hans-Peter Friedrich ha dichiarato che spetta all’Italia venire a capo da sola del problema dei profughi arrivati dalla Tunisia e “non c’e’ alcuna ragione per attivare di nuovo la normativa sull’esodo di massa”. L’allusione del ministro tedesco riguarda l’intenzione manifestata dal governo italiano di presentare insieme a Malta e a Cipro alla riunione di domani dei ministri dell’Interno e della Giustizia dell’Ue in Lussemburgo la clausola di protezione del 2001, in base alla quale in caso di arrivo in massa i profughi debbano essere distribuiti tra i vari Paesi dell’Unione.
La normativa era stata introdotta dopo l’esodo di massa prodotto dalla guerra nell’ex Jugoslavia. Nella riunione di due giorni che inizia domani Friedrich intende sottolineare che l’atteggiamento seguito dal governo italiano e’ in contrasto con le regole del Trattato di Schengen. Ancora piu’ dura la reazione del ministro dell’Interno della Bassa Sassonia, Uwe Schuenemann (Cdu), secondo il quale l’Italia “infrange in maniera eclatante il diritto di asilo esistente in Europa”, che per evitare “un turismo dell’asilo” prevede che il Paese in cui arrivano i profughi sia chiamato ad alloggiarli in maniera dignitosa ed a garantire una procedura corretta per l’esame del diritto all’asilo.
Schuenemann afferma che l’arrivo di 23mila profughi tunisini “non e’ affatto eccessivo” per l’Italia, poiche’ finora solo il 10% di essi ha presentato una domanda di asilo, e ricorda poi che “a suo tempo la Germania accolse 100mila profughi dalla ex Jugoslavia senza aspettarsi un aiuto dagli altri Paesi europei”. Il ministro dell’Interno della Bassa Sassonia rimarca che nel vertice di domani in Lussemburgo si deve “indurre il governo italiano a cessare immediatamente la sua prassi non solidale e contraria al diritto europeo”.
Schuenemann si dice anche ostile alla concessione di compensazioni economiche all’Italia, poiche’ “chi agisce in questo modo (vale a dire l’Italia, ndr) non puo’ contare sul sostegno finanziario dei Paesi partner”.
Altrettanto rigida la posizione del ministro dell’Interno dell’Assia, Boris Rhein (Cdu), che presiede attualmente riunione dei ministri dell’Interno dei 16 laender tedeschi e che evoca la possibile sospensione del Trattato di Schengen.
“Se il governo italiano continuera’ ad operare in modo contrario a tutte le norme e contro il diritto europeo”, spiega Rhein, “concedendo permessi di soggiorno che permettono ai profughi di recarsi negli altri Paesi europei, sara’ il caso di esaminare se in Germania non debba essere provvisoriamente sospeso il Trattato di Schengen, con la conseguente reintroduzione dei controlli alle frontiere”.
Secondo il ministro, la dimensione dell’ondata di profughi arrivati finora e’ tale che “l’Italia puo’ farcela da sola senza l’aiuto di Paesi terzi”. Toni ugualmente duri arrivano dalla Baviera, il cui ministro dell’Interno, Joachim Herrmann (Csu), mette gia’ in conto il ripristino dei controlli alla frontiera con l’Austria. “Non accetteremo che il governo italiano trasformi i tunisini in turisti e li spedisca in questo modo negli altri Paesi”, dichiara il ministro al domenicale ‘Welt am Sonntag’.