Berlusconi teme uno stop sul processo breve
Nessuna intenzione di mollare sul fronte della giustizia, ma Silvio Berlusconi teme sempre di piu’ uno stop sul processo breve. E’ quanto riferiscono fonti parlamentari del Pdl. Per il via libero definitivo (dopo il probabile ok della Camera, mercoledi’ ci sara’ un altro passaggio al Senato e anche li’ non si escludono modifiche) sono necessari tempi lunghi e soprattutto la firma del Presidente della Repubblica.
Il Cavaliere, in questi giorni, spiega chi gli ha parlato, e’ preoccupato che il processo breve possa non incontrare il semaforo verde sul suo cammino. Anche perche’ il relatore del Csm ieri ha addirittura parlato di “amnistia”.
La preoccupazione, quindi, e’ che il provvedimento venga passato al setaccio, proprio in virtu’ del pronunciamento dell’organo di autogoverno della magistratura. Ieri il Colle, nell’incontro con il premier, avrebbe fatto notare il clima acceso in Parlamento e l’inasprimento dei toni. Un messaggio che la maggioranza considera ‘legato’ proprio al provvedimento in esame nell’Aula di Montecitorio.
Per questo motivo, riferiscono fonti del Pdl, si sono studiate le ‘contromisure’, con la norma cosiddetta ‘allunga processi’. Il presidente del Consiglio, in ogni caso, anche in questi giorni ha chiesto ai suoi di portare avanti con determinazione il programma di Governo e quindi non e’ assolutamente prevista una frenata ne’ sul processo breve ne’ sulla norma presentata dal senatore del Pdl Mugnai a Palazzo Madama