Caso Ruby. In pareggio la votazione dell’Ufficio di Presidenza. La questione sul conflitto di attribuzione devoluta all’Aula
La votazione dell’Ufficio di Presidenza sul conflitto di attribuzione e’ finito in parita’: 9 a 9. La questione, dunque, sara’ devoluta all’Aula che in assenza di una maggioranza sara’ chiamata a deliberare direttamente sulla richiesta avanzata da Cicchitto, Reguzzoni e Sardelli. Il presidente Gianfranco Fini, come da prassi, non ha partecipato al voto. La sua ”assoluta imparzialita”’ e’ stata sottolineata da Renzo Lusetti dell’Udc. Meta’ dei componenti dell’ufficio di presidenza presenti alla riunione (Pd, Idv, Terzo polo) si e’ espressa contro l’opportunita’ che l’Aula sollevi il conflitto di attribuzione, l’altra meta’ (Pdl-Lega-Responsabili) si e’ espressa a favore.
Il pareggio e’ stato determinato dall’assenza del deputato Mpa, Angelo Lombardo, fratello del presidente della Regione Sicilia, che e’ malato: se fosse stato presente, l’opposizione avrebbe prevalso per 10 voti a 9. Il pareggio, viene spiegato al termine della riunione, tecnicamente equivale a una non espressione del parere. Di conseguenza, l’Aula votera’ direttamente sulla richiesta dei capigruppo di maggioranza Cicchitto, Reguzzoni e Sardelli quando verra’ stabilito dalla conferenza dei capigruppo di far sollevare il conflitto di attribuzione. Se dall’Ufficio di presidenza fosse, invece, emerso un parere negativo, l’Aula avrebbe votato su quello, visto che Fini aveva comunque espresso il suo convincimento che l’ultima parola spettasse in ogni caso all’assemblea.
“Quali che siano le conclusioni cui perverrà l’Ufficio di Presidenza, l’Assemblea deve essere comunque chiamata a pronunciarsi sulla questione secondo le modalità procedurali che la prassi ha consolidato a riguardo”, aveva detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante l’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, riferendosi al conflitto di attribuzione della Camera sul caso Ruby.
La vicenda del conflitto di attribuzione da parte della Camera sul caso Ruby “presenta aspetti speciali ed unici”: è quanto, secondo quanto si apprende, avrebbe detto il presidente della Camera durante l’Ufficio di presidenza di Montecitorio. Nella sua relazione, Fini ha detto, fra l’altro, che la composizione dell’Ufficio di presidenza vede di fatto la prevalenza numerica delle opposizioni rispetto alla maggioranza, il che costituisce un fatto di “assoluta novità” rispetto ai tre precedenti in materia che ha citato. Peraltro, aggiunge Fini, in quei tre casi non erano state avanzate richieste di sottoporre la questione all’Aula. “Nella presente circostanza- ha puntualizzato Fini – la decisione dell’Ufficio di presidenza in merito all’elevazione o meno del conflitto, a causa della composizione dell’organo, può sottrarsi al criterio della maggioranza politica quale risulta dal complessivo assetto dei rapporti tr