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Carceri: il 20% dei detenuti lavora, ma solo in 324 lo fanno fuori

Sono 14.116 i detenuti, reclusi in carcere, che lavorano alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria. Solo 324 di loro hanno un impiego ”extramurario”. In sostanza ha un’occupazione poco piu’ del 20% della popolazione detenuta. Solo il 14,58% lavora per un datore privato, estraneo all’amministrazione penitenziaria. In 630, pari al 4,46% dei reclusi, svolgono attivita’ agricole. Gli altri sono impiegati soprattutto in attivita’ di falegnameria, sartoria, legatoria, lavanderia, assemblaggio di componenti, pasticceria e realizzazione di oggetti in legno o altri materiali. I dati sono stati forniti dal Dap al Salone della Giustizia in corso a Rimini.

Nell’ottobre del 2009 il Dap ha registrato il marchio ‘Sigillo’ che connota le attivita’ imprenditoriali delle persone detenute, finalizzate ”al pieno recupero delle loro capacita’ produttive per un sereno e proficuo reinserimento sociale”. I dati alla fine dello scorso ottobre sulle presenze in carcere parlano di 68.795 persone detenute.

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