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E’ morto il giurista Gino Giugni

E’ morto il giurista nonchè ex ministro del Lavoro Gino Giugni. Secondo quanto si è appreso, il ‘padre’ dello Statuto dei lavoratori è deceduto a Roma dopo una lunga malattia. Aveva 82 anni.

Gino Giugni era nato a Genova il primo agosto del ’27. Professore di diritto del lavoro all’università di Roma, è stato presidente del Psi ed è considerato il padre dello ‘Statuto dei diritti dei lavoratori’ del 1970. Dottore honoris causa alle Università di Buenos Aires e di Nanterre, ha insegnato a Parigi e Los Angeles, ed è stato presidente dell’Accademia europea di diritto del lavoro. Collaboratore negli anni ’60 del ministro del Lavoro Giacomo Brodolini (primo socialista ad occupare quel dicastero negli anni del centrosinistra e vero ‘padré dello Statuto dei lavoratori), negli anni ’80 Giugni ha presieduto le commissioni ministeriali per la riforma delle liquidazioni e sul costo del lavoro. Nel marzo del 1983 e’ stato gambizzato a Roma dalle Brigate Rosse. Eletto senatore nelle politiche dell’83, Giugni è diventato presidente della commissione Lavoro di Palazzo Madama. Dall’aprile 93 al maggio 94 ricoprì la carica di ministro del Lavoro e della sicurezza sociale del governo Ciampi. Negli ultimi anni ha ricoperto tra l’altro la carica di presidente della Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

Gino Giugni è stato il vero grande maestro del diritto e della politica del lavoro, così come lo ha definito  Tiziano Treu, giuslavorista allievo dello stesso Giugni.

 

 


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