Grazia negata a Renato Vallanzasca
Nuova pagina 9
La
domanda di grazia presentata da Renato Vallanzasca, condannato a 4 ergastoli e
detenuto nel carcere milanese di Opera, non è stata accolta. Lo si apprende da
fonti dell’amministrazione penitenziaria. Vallanzasca aveva presentato domanda
nei mesi scorsi attraverso il magistrato di sorveglianza di Pavia.Vallanzasca,
ribattezzato ‘il bel Renè’ aveva presentato domanda di grazia quando ancora era
detenuto nel carcere di Voghera (Pavia), nel quale è rinchiuso dal 1999; è
questo il motivo per cui il magistrato di sorveglianza competente era quello
pavese. Da luglio invece il bandito era stato trasferito nel carcere di Opera,
alle porte di Milano: una "concessione" accordatagli perchè si potesse
avvicinare alla madre Maria, malata e ormai ultranovantenne.Vallanzasca, oggi
57enne, ha già trascorso 37 anni in carcere; è stato condannato a ben 4
ergastoli ed ha avuto altre condanne per 7 omicidi e altri reati.Il ministero
della Giustizia aveva inviato la comunicazione della mancata concessione della
grazia da parte del Capo dello Stato una decina di giorni fa e Vallanzasca
l’aveva ricevuta il 15 settembre. Proprio pochi giorni fa ‘il bel Renè’ in
un’intervista aveva ribadito di avere diritto a una risposta sulla domanda di
grazia: "chiedere è lecito -aveva detto- rispondere è cortesia". E aveva
aggiunto "l’ho fatto perchè lo dovevo a mia madre e alla mia compagna". L’ex
boss della Comasina aveva inoltre criticato le nuove carceri sottolineando "qui
è un carnaio, queste nuove carceri sono strutturate più per distruggere la
personalità di un recluso che non per insegnargli a vivere in società