Attualità

Il Garante della Privacy precisa: Per tutti la tutela della vita privata


Autorità
Garante della Privacy – Nota del 21 marzo 2007 –

Il Collegio
del Garante per la protezione dei dati personali riunitosi oggi, alla presenza
di Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe
Fortunato, precisa quanto segue.

Il

provvedimento del 15 marzo
relativo all’inchiesta di Potenza è stato
adottato unanimemente dai membri presenti alla riunione del collegio dopo
attenta riflessione e verifica con gli uffici e in sintonia con gli orientamenti
precedentemente espressi dall’autorità sulle stesse tematiche. Esso corrisponde
comunque all’unanime pensiero di tutti i componenti del Garante.

La stessa
portata generale del provvedimento e la sua coerenza con altre decisioni in
precedenza adottate dall’autorità esclude e rende risibile l’ipotesi che esso
possa riguardare la tutela di un singolo cittadino. Esso è infatti chiaramente
finalizzato a proteggere la sfera privata di tutti i soggetti coinvolti a
diverso titolo nell’inchiesta di Potenza, come più volte ribadito dallo stesso
Garante fin dalla prima diffusione del provvedimento.

Il Collegio
evidenzia che in alcun modo nè il Presidente nè il relatore del provvedimento
nè altri componenti hanno mai collegato, nè dato alcun motivo per collegare il
provvedimento adottato direttamente ed unicamente alle vicende che hanno visto
coinvolto l’On. Sircana.

Posto che la
validità e la legittimità del provvedimento adottato dal Garante possono
essere ovviamente oggetto di sindacato da parte dei competenti organi
giurisdizionali e che esso puo’ ovviamente essere discusso e valutato nelle più
diverse sedi, il Collegio non rileva errori nè nel contenuto nè nelle
procedure del provvedimento. In particolare, la comunicazione, pur non sempre
compresa, ha sempre mirato a chiarire che le misure sono poste a tutela della
dignità di tutte le persone coinvolte nell’inchiesta di Potenza.

Va ricordato
che il provvedimento si limita a richiamare principi già più volte applicati
dal Garante in casi concreti e segue un precedente provvedimento, del 21 giugno
2006, adottato in occasione dell’inchiesta su vicende analoghe (caso Savoia).

Il Garante
ribadisce, infine, che con questo provvedimento, cosi’ come con tutti i
provvedimenti da sempre adottati, ha perseguito la finalità attribuitagli per
legge di tutelare la dignità di tutti i cittadini.

 

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