Attualità

“Vietata la raccolta clandestina di dati sanitari”. Mauro Paissan, componente del Garante privacy, sui test senza consenso


"Macchè censura. Vietata
la raccolta clandestina di dati sanitari".

Mauro Paissan, componente del Garante
privacy, sui test senza consenso


"I deputati sanno difendersi da soli. Un po’ meno, ad esempio, un giovane che
volesse essere assunto da un’impresa e sul quale qualcuno potrebbe fare un test
senza il suo consenso per scoprire se ha fumato uno spinello o, peggio, se il
suo Dna rivela la possibilità che venga colpito da una malattia". Mauro Paissan,
componente del Garante privacy, commenta l’iniziativa delle "Iene".

"Cio’ che è stata vietata
dal Garante
 non è la trasmissione tv ma la raccolta illegittima di dati
sanitari, contro la quale si deve essere molto severi. Lasciar passare, con la
scusa della trasmissione satirica o della libertà di cronaca, una pratica del
genere, significa legittimare quello che puo’ tradursi in una fonte di gravi
discriminazioni. Oggi contro chi fuma uno spinello, domani contro il
sieropositivo, il malato, la persona predisposta a determinate patologie".

"Le informazioni che i
campioni biologici possono rivelare ” prosegue Paissan – sono molte e alcune
potenzialmente devastanti per la vita delle persone. Percio’ no alla raccolta
sleale di questi dati, no alla loro conservazione e a maggior ragione no al loro
utilizzo. E non si evochi, al riguardo, la libertà di cronaca, che è un
diritto assai più serio".

 

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