Ciampi: ”Giustizia ritardata è giustizia negatà’
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Roma, 26 apr.
– (Adnkronos) – ”Non si ripeterà
mai abbastanza che la giustizia ritardata è giustizia negata, con grande
perdita di fiducia da parte dei cittadini”. Il presidente della
Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, presiedendo il plenum del Csm, pone con forza
quello che definisce ”il problema dei problemi della giustizia: la durata del
processo”, per risolvere il quale ”i risultati ottenuti finora, purtroppo, non
possono essere considerati soddisfacenti”. Confessa Ciampi: ”sta per
concludersi il mio mandato presidenziale e debbo dichiarare che il mio più
grande rammarico è quello di non aver visto avviato a soluzione questo problema
che, obiettivamente, incide sulla credibilità stessa dello Stato. Il ruolo del
Csm -sottolinea il presidente- è fondamentale anche in questo campo, attraverso
il monitoraggio delle ricadute delle leggi sull’attività giudiziaria e il
conseguente esercizio della sua facoltà di esprimere pareri e di formulare
proposte all’interlocutore naturale, che è il ministro della giustizia.Tale
facoltà, che ho sempre ritenuto connaturata alle funzioni essenziali del’organo
di autogoverno, è da esercitare con profondo e leale spirito collaborativo e
nella consapevolezza del suo limite consultivo”. ”La stabilità delle
istituzioni si fonda sulla divisione dei poteri e sul rispetto pieno e reciproco
delle funzioni di ciascuno”, sottolinea poi Ciampi, ricordando come ”il valore
fondamentale del dialogo fra i poteri dello Stato ha costituito una costante
linea guida della mia azionè’.
Poi Ciampi ribadisce il ruolo fondamentale del Consiglio superiore della
magistratura: ”Ho avuto ben chiaro, fin dai miei primi atti di presidente della
Repubblica, il ruolo essenziale e insostituibile del Csm per l’attuazione di
principi e norme fondamentali della nostra Costituzione, quali l’autonomia e
l’indipendenza della magistraturà’. ”Per la tutela del prestigio e della
dignità dei magistrati, che sono corollari dell’autonomia e dell’indipendenza
dell’Ordine giudiziario, è fondamentale – aggiunge il Capo dello Stato –
accanto all’esercizio consapevole delle funzioni di tutela da parte del Csm,
curare con particolare attenzione la formazione dei magistrati, come premessa
indispensabile per consentire loro di acquisire profonda coscienza della loro
funzione e per raggiungere il risultato di una maggiore efficienza del servizio”.
Parole che trovano il plauso di Virginio Rognoni, vicepresidente del Csm. Che
ringrazia Ciampi ”per quello che ha fatto in difesa della autonomia e
indipendenza della magistratura e per il costante richiamo alla collaborazione
istituzionalè’. Un ”grande debito istituzionalè’, conclude Rognoni rivolto al
capo dello Stato, chiudendo cosi’ l’ultimo incontro di Ciampi al Csm