Par condicio: l’Autorità sanziona Tg4 e Studio Aperto e diffida Tg1 e Tg2
Roma, 22 mar.
(Adnkronos) – Una sanzione di 200 mila euro al Tg4, una di 100 mila euro a
Studio Aperto e una diffida a Tg1 e Tg2. Sono i provvedimenti decisi
dall’Autorità garante (Agcom) delle comunicaizoni per il mancato rispetto
della par condicio. "La Commissione servizi e prodotti dell’Autorità,
sulla base dell’esame dei dati di monitoraggio dei TG che evidenziano una non
equilibrata presenza delle coalizioni e dei singoli
partiti, ha deciso, a maggioranza dei componenti, di richiamare tutte le
emittenti ad assicurare la parità di trattamento alle coalizioni e una più
equilibrata presenza delle liste concorrenti".
In particolare "per quanto riguarda le testate Tg1, Tg2, Tg3, Tg4 e Studio
Aperto, l’Autorità ha adottato i seguenti provvedimenti: sanzione a Tg4-Rete
4 pari a 200.000 euro e sanzione a Studio
Aperto-Italia 1 pari a 100.000euro, perchè già diffidati nel corso
della campagna elettorale; diffida formale a TG1,
TG2 al rispetto delle norme di legge e regolamento".
Infine l’Autorità ha disposto un "ordine di riequilibrio" nei
confronti di Tg1, Tg2 e Tg3 sulla base dell’esposto presentato dalla Rosa nel
Pugno.
Le sanzioni stabilite dall’Autorità "appaiono pero’ inadeguate,
intempestive e comunque aggirabili e quotidianamente aggirate"
commenta il consigliere d’amministrazione della Rai Sandro Curzi.
Che aggiunge: "Se la campagna elettorale è cosi’ avvelenata e dominata da
temi strumentali e toni esagitati non è certamente colpa della televisione. La
responsabilità primaria appartiene a specifici esponenti e settori della
politica interessati più alla rissa e alla manipolazione della realtà, che al
pacato confronto di analisi e opinioni. Ma questo non assolve la televisione e
in particolare il servizio pubblico -sottolinea il consigliere- quando si registrano,
come avviene, forti squilibri di trattamento tra una
forza politica e l’altra, e l’enfatizzazione di argomentazioni e riferimenti
polemici chiaramente propagandistici, che non hanno nulla a che vedere con la
politica e l’informazione".
Soddisfazione arriva dal capogruppo Ds in commissione Vigilanza sulla Rai Giuseppe
Giulietti: "Ci fa piacere che l’Autorità per le
comunicazioni abbia alla fine battuto un colpo, riconoscendo in modo
indiscutibile che ci sono state gravi violazioni della ‘par condicio’ a
Retequattro, Italiauno, Tg1 e Tg2". "Certo – aggiunge – per quanto
riguarda le multe, l’Authority ha sicuramente
applicato le regole, ma per Berlusconi sono
l’equivalente di un pacchetto di sigarette, anche perchè
la quantità di spot mandati in onda per sostenere la sua campagna elettorale
gli sarebbe costata ben altra cifra. Vogliamo credere che cio’ sia dovuto solo
alle norme che regolano le sanzioni dell’Autprità".