Marketing disinvolto via fax: il Garante blocca il data-base di un’agenzia
Il Garante ha
disposto il blocco degli archivi di un’agenzia che, violando le norme sulla
privacy, inviava sistematicamente fax pubblicitari senza il consenso dei
destinatari per offrire servizi di direct marketing. L’agenzia non potrà usare
i dati del suo archivio per inviare fax pubblicitari finchè il Garante non
avrà terminato gli accertamenti avviati e abbia verificato se i dati siano
stati acquisiti ed utilizzati lecitamente.
L’intervento
del Garante a tutela di imprese e professionisti è stato deciso a seguito della
segnalazione di una società che aveva ricevuto un fax indesiderato. Dalla
segnalazione e dalla stessa pubblicità dei servizi offerti dall’agenzia – che
nel fax evidenziava di essere "specializzata nel fornire numeri di fax di tutte
le società esistenti in Italia" – è emerso, allo stato, un uso sistematico ed
illecito dei dati dei destinatari poichè i messaggi risultavano inoltrati in
modo massiccio senza il loro consenso. Il Codice della privacy stabilisce,
infatti, che per poter inviare materiale pubblicitario via posta elettronica,
telefax, sms e mms è necessario acquisire il consenso preventivo del
destinatario, altrimenti il trattamento dei dati è illecito.
L’Autorità
ha dunque bloccato l’uso dei dati personali (nome, indirizzo, telefono, numero
di fax etc.) contenuti nei data base poichè l’agenzia utilizzava
sistematicamente lo strumento del telefax per scopi pubblicitari nei confronti
un elevato numero di destinatari. Il Garante ha, inoltre, deciso di avviare
successivi accertamenti presso eventuali soggetti dai quali potrebbero provenire
i dati personali e di adottare, all’esito di tali accertamenti, ulteriori
provvedimenti in merito.
Il mancato
rispetto del blocco da parte dell’agenzia comporta la reclusione da tre mesi a
due anni.