Informazioni creditizie: dati “positivi” conservati 36 mesi
Informazioni
creditizie positive conservate per 36 mesi. Con un avviso relativo
ai termini di conservazione dei dati personali pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale (6 marzo 2006, n. 54), il Garante ha precisato che presso i sistemi di
informazioni creditizie (Sic), che hanno sostituito le cosiddette "centrali
rischi" private, i dati relativi alle informazioni creditizie di tipo positivo
restino conservati per un termine non superiore a 36 mesi.
Nei sistemi
di informazioni creditizie vengono raccolte e registrate notizie riguardo
all’affidabilità e alla puntualità dei consumatori che hanno avuto accesso a
finanziamenti, mutui e prestiti. Le notizie sui consumatori possono essere di
tipo positivo, riguardare cioè i regolari pagamenti delle rate o l’estinzione
del debito, o di tipo negativo, riguardanti ritardi, morosità, insolvenze.
L’articolo 13 del Codice
deontologico in materia di credito al consumo ha previsto che, in sede di
prima applicazione, i gestori dei Sic avrebbero ridotto entro il 30 giugno 2005,
ad un termine non superiore a 36 mesi, i tempi di conservazione dei dati
personali relativi ad informazioni creditizie di tipo positivo. Tale durata era
pero’ soggetta a verifica, con riferimento all’esperienza maturata e
all’incidenza delle misure previste, tenuto anche conto dell’efficienza dei
sistemi di informazioni creditizie. All’esito della verifica era prevista la
pubblicazione di un avviso sulla Gazzetta Ufficiale. Il Garante ha cosi’
stabilito, anche sulla base delle valutazioni espresse dall’organismo di
verifica previsto dal Codice deontologico, i termini di conservazione da
rispettare.