Devolution, raggiunto il quorum per il referendum
Il quorum è stato
raggiunto e il referendum sulla devolution si farà. Non c’è ancora
l’ordinanza, ma fonti della Corte di Cassazione fanno sapere che il mezzo
milione di firme necessario per la consultazione sarebbe stato ampiamente
raggiunto. L’articolo 138 della Costituzione afferma che se una legge di
modifica costituzionale non è stata approvata nella seconda votazione da
ciascuna delle due camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti,
questa puo’ essere sottoposta a referendum popolare confermativo quando ne
facciano richiesta un quinto dei membri di una Camera, 500mila elettori o
cinque Consigli regionali, entro tre mesi dalla sua approvazione.
E quello della legge sulla devolution è il primo caso in cui tutti e tre i
soggetti abilitati effettivamente promuovono la consultazione. Dopo che le
modifiche alla seconda parte della Costituzione sono state approvate in seconda
votazione a maggioranza assoluta alla Camera il 20 ottobre scorso e, sempre a
maggioranza assoluta, al Senato il 16 novembre, la raccolta delle firme da
parte del centrosinistra, era iniziata lo scorso 17 dicembre, mentre, il 10
febbraio scorso, era stata depositata presso la cancelleria della Corte di
Cassazione, a Roma, la richiesta di indizione del referendum popolare confermativo
da parte dei rappresentanti di 15 consigli regionali, con la Sardegna come
capofila. Una richiesta alla quale la Suprema Corte ha dato il via libera lo
scorso 22 febbraio. Il 14 febbraio, infine, in Cassazione erano state invece
depositate le firme di 112 senatori e 249 deputati del centrosinistra