Calabria, padre Fedele accetta candidatura al Senato
Padre Fedele Bisceglia
ha accettato la candidatura al Senato, in Calabria, per Diritti Civili. Lo
rende noto il
leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che questa mattina si è
recato al ”convento dell’amorè’ di Belvedere Marittimo (Cosenza), dove il
francescano si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale
su una suora, ottenendo dal frate missionario il benestare per la sua
candidatura.
Corbelli, che era accompagnato dal sindaco di Belvedere, Mauro D’Aprile (Dl),
per la autenticazione della firma, ha fatto pervenire, attraverso padre
Giovanni, un frate del convento, il modello con l’accettazione della
candidatura, che padre Fedele ha fatto subito sapere di voler firmare ma ”dopo
aver, nel rispetto della legge, ottenuto l’autorizzazione dei magistrati ad
apporre la firma sul documento”. Corbelli e il sindaco di Belvedere si sono
quindi recati nella locale caserma dei carabinieri per consegnare il modello
per l’accettazione della candidatura da far firmare domani mattina a padre
Fedele, dopo l’autorizzazione della Procura della Repubblica di Cosenza. La
firma del frate sarà autenticata dallo stesso primo cittadino di Belvedere.
Il leader del Movimento Diritti Civili chiede ai leader del centrosinistra di
dare una risposta alla richiesta, avanzata ufficialmente nei giorni scorsi, per
l’autorizzazione al ”collegamento tecnico” della lista di Diritti Civili
all’Unione per la candidatura al Senato, in Calabria, di padre Fedele. Corbelli
rende noto di aver ufficialmente chiesto, da alcuni giorni, ad uno dei massimi
leader calabresi dell’Unione, l’ok per questo collegamento in Calabria (per
superare lo scoglio della soglia di sbarramento) e di non aver ancora ottenuto
una risposta. Da qui l’appello di oggi e l’annuncio della volontà di correre
comunque il 9 e 10 aprile con padre Fedele candidato al Senato in Calabria,
”se sarà possibile – commenta Corbelli – collegati ad uno dei due Poli (ci si
augura con il centrosinistra, ma, nel caso, non si esclude anche con il
centrodestra) e se necessario anche da soli”.
”Vogliamo sperare -dice Corbelli – che il centrosinistra non tradisca il suo
storico garantismo e ci dia la possibilità di collegare, in Calabria, al
Senato, la nostra Lista Diritti Civili con l’Unionè’. A Prodi e agli altri
leader del centrosinistra chiede Corbelli chiede ”un atto di coraggio e di
coerenza politica. Non si facciano influenzare e condizionare dalle polemiche
che questa candidatura sta già provocando in Italia. Auspichiamo che questo
non porti l’Unione a negarci il collegamento in Calabrià’.