Attualità

Multa a Rete4, Berlusconi: ”Authority fa politicà’. Mediaset annuncia il ricorso al Tar

Multa da 150.000 euro
a Rete 4 per la trasmissione ‘Liberitutti’ che ha ospitato Silvio Berlusconi.
Lo ha deciso l’Authority per le Tlc. La Commissione
Servizi e Prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni,
presieduta da Corrado Calabro’, relatore Michele Lauria, si legge in una nota,
”ha deliberato a maggioranza di irrogare una sanzione pecuniaria di 150.000
euro a Rete4 per le violazioni commesse nella trasmissione Liberitutti, andata
in onda il 4 febbraio scorso, e ha imposto alla stessa rete l’obbligo di dare
informazione adeguata della violazione nella medesima fascia oraria prima della
data di convocazione dei comizi elettorali”.

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi critica
senza mezzi termini la decisione dell’organismo. L’Authority per le
telecomunicazioni ”non è più un organo di garanzia, ma è diventato un
organo di battaglia politicà’, dice il premier. ”E’ veramente uno scandalo
che l’Authority non abbia detto nulla nei confronti di Raitre – aggiunge -, che
è una autentica macchina da guerra contro gli avversari politici. E’
scandaloso che ci sia questa situazione e che poi si prendano iniziative come
questa, assolutamente ingiustificatè’.

A stretto giro la replica del direttore di Raitre Paolo Ruffini.
”Mi auguro che cessi questa violenta e ingiusta campagna contro Raitre. Raitre
non è una ‘macchina da guerrà. E’ molto più semplicemente la rete con il più
alto indice di qualità, per di più in costante crescita. Cosi’ come in
crescita sono i suoi ascolti, che la collocano al terzo posto nel 2006 dopo
Rai1 e Canale 5, e prima di Italia 1”, sottolinea.

Mentre Mediaset si dice ”indignata per la
pesantezza della delibera dell’Authority per le Comunicazioni contro la quale –
annuncia – ricorrerà immediatamente al Tar”. In una nota il gruppo del
‘biscionè sostiene che ”le sanzioni decise, sia editoriali sia economiche,
esplicitano nel modo più evidente gli effetti di un provvedimento che
riteniamo illegittimo in quanto anticipa solo per Mediaset il regime di par
condicio: illegittimo il regolamento, illegittima la sanzione che ne
discendè’.

Sul fronte politico la replica al premier arriva dal presidente dei Ds Massimo
D’Alema
. ”L’ha nominata lui – afferma l’esponente della
Quercia – quindi evidentemente saranno delle autocritiche, una volta tanto.
L’Autorità delle telecomunicazioni è stata nominata nel corso di questa
legislaturà’. Mentre il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa,
invita a non attaccare ”le autorità:, non isoliamoci, non inseguiamo i
fantasmi”.

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