Privacy

Tlc: in Germania vietato conservare i dati di traffico Internet per tariffe “flat”

Non è possibile conservare
i dati di traffico Internet oltre il termine della connessione se l’abbonato
usufruisce di una tariffa "flat". Una sentenza del tribunale di Darmstadt dello
scorso 26 gennaio, di cui hanno dato notizia vari organi di stampa (http://www.telepolis.de),
ha respinto l’appello presentato da T-Online (il principale operatore di TLC in
Germania) contro la sentenza con cui, in prima istanza, il tribunale
distrettuale (Amtsgericht) della stessa città aveva stabilito che la
conservazione degli indirizzi IP è illegale qualora l’abbonato abbia una
tariffa "flat", ossia basata sul pagamento di un importo forfettario.

Il caso era nato
dall’azione intentata da un abbonato contro T-Online, in relazione ad un
procedimento istituito contro tale abbonato per supposta apologia di reato (poi
conclusosi con l’assoluzione piena dell’imputato). T-Online aveva conservato i
dati del traffico Internet dell’abbonato in questione, nonostante in Germania la
Legge sulla protezione dei dati nei servizi telematici (del 1997, poi emendata
nel 2001) obblighi i fornitori di servizi Internet ad offrire la navigazione in
forma anonima ovvero attraverso pseudonimi, e consenta di conservare o comunque
raccogliere dati personali (come i dati di traffico) soltanto in via
eccezionale, ossia qualora risulti indispensabile per consentire la fornitura
del servizio telematico e la relativa contabilizzazione. Si tratta di un
principio affermato anche nella direttiva europea in materia di privacy e
comunicazioni elettroniche (2002/58/CE,
Art. 6 e Art. 7).

In entrambi i gradi di
giudizio la corte ha affermato l’illegittimità della raccolta indiscriminata
dei dati di traffico effettuata da T-Online, poichè assolutamente non
necessaria ai fini della contabilizzazione nei contratti basati su tariffe
"flat". Inoltre, il tribunale di Darmstadt ha precisato che il service provider
dovrà cancellare i dati di connessione immediatamente dopo il termine della
connessione stessa.

La sentenza, come
sottolineato da vari commentatori, avrà riflessi sull’intera gestione dei dati
di traffico da parte di T-Online, che dovrà, allo stato della legislazione,
modificare le prassi attualmente seguite per ottemperare alle indicazioni
dell’autorità giudiziaria.

 

https://www.litis.it

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