Localizzazione dei veicoli e assicurazioni in Francia
Il Garante
francese vieta la localizzazione dei veicoli in cambio di sconti sulle tariffe
assicurative
Con una
recente decisione (dèlibèration n. 2005-278 del 17 novembre 2005), l’autorità
francese per la protezione dei dati (Commission nationale de l’informatique et
des libertès – CNIL)
ha negato l’autorizzazione all’impiego di un dispositivo per la localizzazione
di autoveicoli in cambio di premi assicurativi agevolati.
In
particolare, alla CNIL è stato sottoposto il progetto di un’impresa
assicuratrice che prevedeva sconti destinati a giovani conducenti disposti a
sottostare a un certo numero di "regole", tra cui stringenti limiti di velocità
e una durata determinata del tempo di guida. Per verificare il rispetto di
queste "regole", la compagnia assicurativa avrebbe richiesto agli assicurati di
dotare il loro veicolo di un dispositivo in grado di determinarne l’ubicazione,
la velocità mantenuta, le tipologie di strada percorse, gli orari e la durata
della guida.
L’autorità
francese, pur mettendo in evidenza che la tecnologia di geolocalizzazione non
risulta di per sè contraria alle disposizioni di legge, ha negato
l’autorizzazione alla messa in opera del dispositivo in questione, sulla base di
due considerazioni: a) la raccolta sistematica di dati sulle velocità
mantenute, nonchè la comparazione con le velocità contrattualmente
autorizzate, sarebbe assimilabile ad un "trattamento di dati personali relativi
ad infrazioni" (anche stradali) che, in base alla legge francese, non potrebbe
essere effettuato da soggetti privati; b) la registrazione dei singoli movimenti
effettuati dall’interessato appare in contrasto con il principio di
proporzionalità sancito dalla normativa. Secondo la CNIL, infatti, la raccolta
sistematica di dati relativi alla localizzazione dei veicoli utilizzati a titolo
privato al fine di modulare le tariffe dell’assicurazione automobilistica
comporterebbe una lesione ingiustificata della libertà di movimento ("libertà
di muoversi in maniera anonima"), vietata dalla legge francese in materia di
protezione dei dati.