Unipol, chiesta archiviazione per dichiarazioni Berlusconi
La
Procura della Repubblica di Roma,
in persona di Giovanni Ferrara, ha chiesto al giudice delle indagini preliminari
di archiviare il
fascicolo ”atti relativi” aperto dopo l’audizione del presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi,
con riferimento agli incontri avuti da esponenti politici con il presidente
delle Generali, Antoine Bernheim. Sui fatti in questione la Procura della
Repubblica di Roma ha diffuso un comunicato. Ecco il testo:
”Con riferimento alle notizie giornalistiche in merito alle dichiarazioni rese
alla Procura della Repubblica di Roma dal presidente del Consiglio, questo
ufficio ritiene doveroso fornire le seguenti precisazioni: ”Il presidente del
Consiglio in data 12 gennaio 2006 ha chiesto di essere sentito quale persona
informata sui fatti in merito a circostanze collegate alla vicenda Bnl, già
oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica di Roma. Lo stesso
giorno l’ufficio ha raccolto nell’ambito del procedimento su indicato le
dichiarazioni dell’on. Berlusconi. In quella sede il presidente del Consiglio ha
anche riferito di incontri tra esponenti politici e il presidente delle Generali
Antoine Bernheim, incontri che avrebbero avuto ad oggetto la vicenda Unipol e la
cessione delle quote della Banca nazionale del Lavoro detenute dalle Generali e
dei quali avrebbe avuto notizia in via indiretta. Di tali dichiarazioni è stata
data ampia diffusione e risalto da tutti i mezzi d’informazione. Tale
circostanza già come riferita dall’on. Berlusconi è apparsa sin dall’inizio
priva di rilevanza penalè’.
”La Procura della Repubblica di Roma – prosegue il comunicato – nell’ambito
delle indagini relative alla vicenda Bnl, ha ritenuto comunque utile assumere le
dichiarazioni delle persone citate dall’on. Berlusconi soprattutto al fine di
approfondire alcune circostanze diverse. In tale sede questi hanno riferito
anche degli incontri di Bernheim con esponenti politici; dalle loro
dichiarazioni non emergeva che gli stessi avessero avuto ad oggetto la eventuale
cessione ad Unipol del pacchetto azionario Bnl. In merito a tali fatti, come
anche al contenuto delle dichiarazioni rese al riguardo, la Procura della
Repubblica di Roma precisa di non aver ravvisato alcun elemento di rilievo
penale e di aver pertanto avanzato richiesta di archiviazione degli atti
relativi”.
”Sono andato a difendere la credibilità del presidente del Consiglio. L’ho
fatto e lo rifarei” ha sottolineato da parte sua Silvio Berlusconi ribadendo
che gli incontri di cui ha parlato in Procura dimostrano che i Ds ”erano scesi
in campo a giocare. Davvero si crede che gli italiani abbiano l’anello al naso?
Allora – ha concluso riferendosi ancora ai leader Ds – bisogna chiamarli i
‘furbetti del botteghino’ invece che ‘furbetti del quartierino”.
Intervistato da Telelombardia, il segretario dei Ds
Piero Fassino ha cosi’ commentato la
decisione dei magistrati romani: ”La richiesta di archiviazione da parte dei
magistrati di Roma dimostra che Berlusconi ha voluto montare un caso fasullo e
che le sue dichiarazioni erano prive di qualsiasi senso. Non aveva niente da
dire ma ha voluto a tutti i costi andare dai magistrati”. Per Fassino inoltre
”questa vicenda non ha intaccato in nessun modo il consenso elettorale dei Ds e
la credibilità dei suoi dirigenti. Lo dimostrano anche i sondaggi. Noi non
abbiamo niente da temere e c’è stato il tentativo di farci passare per immorali
e corrotti ma il fango che ci hanno buttato adosso è stato spazzato via subito”.