Unipol, Berlusconi: ”Ora verità sui 50 mln”
Roma, 15 gen.
(Adnkronos/Ign) – ”Ora dicano la verità sui 50 milioni”. Dopo la conferenza
di ieri, il presidente del Consiglio torna ad attaccare la Quercia sul
coinvolgimento avuto nella fallita scalata Unipol-Bnl. ”Osservo che man mano
che passano i giorni arrivano le conferme una per una che tutto quello che
negavano all’inizio era invece vero, con buona pace di quella pretesa e
sbandierata diversità dei Ds, che evidentemente non è mai esistita e non
esistè’, ha detto il premier conversando con i giornalisti prima di lasciare
Roma.
”Io quindi -ha ribadito il capo dell’esecutivo- non solo ho sempre detto la
verità ma se ho dovuto informare i magistrati, come del resto mi era stato
chiesto in maniera pressante, è stato solo per stroncare il tentativo della
sinistra di accusarmi di aver detto il falso, altrimenti avrebbero continuato a
dire che io avevo mentito”. ”Evidentemente, invece, -ha concluso Berlusconi-
quello che diceva il falso non ero io. Adesso aspettiamo che si risalga ai 50 milioni
di euro e a tutto il resto”.
si vede che Fassino non legge da alcuni anni ‘L’Unità’, che è il suo
giornale; si vede che non gli sono mai capitate sotto gli occhi le agenzie con
le dichiarazioni sul mio conto dei suoi parlamentari; si vede -ha concluso il
presidente del Consiglio- che non si ricorda neppure di tutti gli insulti e le
offese che mi ha rivolto lui in tutti questi anni”.
Tra gli alleati, intanto, il vicepremier Gianfranco Fini sceglie
di schierarsi al fianco del Cavaliere. Il caso Unipol ”non è chiuso”, dice
il presidente di Alleanza nazionale perchè gli italiani hanno il diritto di conoscere quali
sono i rapporti tra politica e finanza. ”La sinistra non puo’ cavarsela
chiedendo toni bassi”, ”pretendiamo che si faccia chiarezzà’, ha detto Fini
nel corso del suo intervento all’assemblea nazionale del partito all’Hotel
Ergife di Roma.
Anche se, in merito alle ultime dichiarazioni di Berlusconi sui 50 milioni,
Fini precisa di non aver ”ben capito le sue parole. Se lo ha detto, avrà le
sue ragioni. Ma non ho ancora avuto modo di parlare con il presidente del
Consiglio”. Il ministro degli Esteri rivendica anche la ‘fedeltà’ di An al
premier ogni qualvolta è stato oggetto di offensive politico-giudiziarie:
”Alleanza nazionale ha sempre espresso solidarietà al premier con i fatti
oltre che con le parolè’.
Anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini
replica alla stoccata di ieri del premier che ha accusato gli alleati di non
averlo sempre difeso. ”Berlusconi – dice Casini – come nessun altro ha visto
quanta solidarietà ha avuto lungo 12 anni, nella buona sorte e nella cattiva
sorte, dai suoi alleati, per cui tutto puo’ dire salvo questo”. Al punto che,
sottolinea il presidente della Camera, qualcuno ci ha criticato per un ”eccesso
di solidarietà”. ”Ma noi siamo garantisti sempre, non a intermettenza e
nemmeno secondo le nostre convenienze del momento”. Ma, avverte Casini, ”su
altre strade, in tribunale, certamente non lo seguiro’, perchè quando la
politica arriva nelle aule del tribunale rischia di morirè’