Unipol, Berlusconi già ascoltato dai pm romani
Roma, 12 gen. –
(Adnkronos/Ign) – Il
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ”ha fornito poco fa ai magistrati
della Procura della Repubblica le notizie a lui pervenute in merito alla
vicenda Unipol. La breve deposizione è stata resa presso gli uffici giudiziari
di Romà’. E’ quanto si legge in un comunicato stampa diffuso dalla Presidenza
del Consiglio. La notizia arriva a sopresa dopo che si era saputo che il
premier avrebbe reso la sua dichiarazione solo domani.
Dal salotto di ‘Porta a Portà, ieri il premier aveva annunciato di essere in
possesso di notizie sul coinvolgimento dei Ds nella scalata a Bnl e di essere
intenzionato ad andare dai magistrati per riferire i particolari di cui era
venuto a conoscenza. Affermazioni a cui stamattina ha replicato lo stesso
segretario della Quercia Piero Fassino che ha
invitato Berlusconi ad andare senza indugi dai pm ”a dire quello che sà’.
”Anzi, trovo gravissimo -ha aggiunto il leader della Quercia dai microfoni di
‘Radio 24’ – che il presidente del Consiglio non ci sia ancora andato. Il
presidente del Consiglio nella sua veste va in televisione e dice ‘so delle
cose, forse andro’ in Procurà: se sa delle cose doveva già andarci. Non si
usa uno studio televisivo come un luogo dove si fanno delle allusioni con un
intento minaccioso e ricattatorio quanto infondato. Noi non abbiamo nulla da
temere. Berlusconi -ha concluso Fassino- sa delle cose? Le vada a dire ai
magistrati. Berlusconi non sa niente? Taccià’.
E poi un appunto alla stampa. ”Chiedo che si abbia da parte degli organi di
informazione – ha detto Fassino- la stessa attenzione che si è dedicata a
Unipol e ai rapporti tra Unipol e i Ds in queste settimane, alle indagini sugli
uomini del centrodestra che non per aver espresso delle opinioni politiche o
delle opinioni in materia economica, ma per dei fatti su cui le indagini della
magistratura si stanno sviluppando, sono coinvolti nella vicenda Antonvenetà’.
Su Giovanni Consorte l’esponente diesse ha tenuto a precisare che l’ex numero
uno di Unipol ”risulta alla federazione di Bologna essere iscritto ai Ds nel
2005 e non aver rinnovato la tessera nel 2006”.
Sul fronte delle intercettazioni legate alla vicenda Unipol, la Prima
Commissione del Csm ha avviato la procedura di trasferimento d’ufficio per
incompatibilità ambientale e funzionale nei confronti del presidente del
Tribunale di Sorveglianza di Milano Francesco Castellano,
finito sotto inchiesta a Perugia con l’accusa di aver rivelato segreti
d’ufficio sull’inchiesta romana relativa alla scalata di Unipol a Bnl. Il
giudice sarà ascoltato il 24 gennaio dal Csm alla presenza di un suo
difensore. L’audizione è il primo atto dell’istruttoria avviata dai
consiglieri di Palazzo dei Marescialli che contastano a Castellano di aver
tenuto con l’ex presidente di Unipol Giovanni Consorte rapporti caratterizzati
da ”anomali interessamenti e interventi su vicende giudiziariè’, ma anche da
”inopportune richieste di ‘favori”’ chiesti allo stesso Consorte. ”In più
occasioni”, sempre secondo le accuse mosse dalla Commissione, il giudice
avrebbe chiesto ”l’interessamento” di Consorte ”per risolvere questioni di
suo interessè’