Strage Nassiriya, identificato kamikaze algerino Belgacem
Madrid, 10 gen.
(Adnkronos/Ign) – Bellil Belgacem, algerino: nome e nazionalità di uno dei due
attentatori suicidi che a Nassiriya, il 12 novembre del 2003, misero in atto
l’attentato contro la base Maestrale che provoco’ la morte di 12 carabinieri,
cinque militari dell’esercito e due civili, e nove iracheni. L’identificazione
del kamikaze algerino è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra i
carabinieri del Ros (Raggruppamento Operativo Speciale) e la Guardia Civil
spagnola. La comparazione dei profili genetici di vittime non italiane
(rilevati dai carabinieri del Racis, specializzati in investigazioni
scientifiche, sul luogo dell’attentato) con il Dna di un fratello di Belgacem
ha consentito di verificare con certezza l’identità di uno dei due attentatori.
Già nel mese di giugno di quest’anno il Ros aveva ricevuto dalla Guardia Civil
notizie relative a una cellula di islamisti radicata in Spagna che faceva capo
a Mohamed Mrabet Fahsi e che provvedeva al reclutamento e al successivo invio
in Iraq di ‘mujahidin’. Tra questi vi sarebbe stato l’algerino Belgacem,
utilizzato come kamikaze per l’attentato di Nassiriya. Le indagini dovranno
chiarire se Belgacem è partito dalla Spagna o da un altro paese, verso l’Iraq.
Questa mattina i 20 componenti della cellula terroristica sono stati arrestati
in Spagna. Si tratta, ha precisato il ministro ministro spagnolo dell’Interno
Jose Antonio Alonso, di 15 marocchini, tre spagnoli, un turco e un algerino.
Fonti dell’indagine affermano che la rete di reclutatori potrebbe essere legata
al Gicm (Gruppo islamico di combattenti marocchini). Fra gli arrestati,
riferiscono fonti investigative, figura anche l’imam della moschea di Villanova
i la Geltrù.
L’altro attentatore suicida, che si trovava alla guida dell’autocisterna
imbottita di 3.500 kg
di esplosivo che fu lanciata contro la base Maestrale, era già stato
identificato dai carabinieri come Abu Zubeir Al Saudi al termine di diverse
missioni operative condotte dal Ros in Iraq. ”L’identificazione del secondo
autore materiale dell’attentato – dice all’ADNKRONOS il generale Giampaolo
Ganzer, comandante del Ros carabinieri – è la conferma di uno degli aspetti più
significativi della fase esecutiva della strage, ricostruita dalle indagini dei
carabinieri: vale a dire che mentre uno dei due si trovava alla guida del mezzo
diretto contro la base, sulla stessa autocisterna si trovava un altro
attentatore che impegnava il personale di guardia della base in un’azione di
fuoco”.
A chiarire agli investigatori i dettagli della fase organizzativa ed esecutiva
della strage di Nassiriya era stata la confessione di Abu Omar al Kurdi,
organizzatore dell’attentato per conto di Al Zarqawi. In Iraq i militari
dell’Arma incaricati delle indagini hanno potuto contare anche sulla collaborazione
delle autorità irachene e statunitensi. Gli accertamenti condotti dai
carabinieri del Racis su autorizzazione della procura di Roma, con
l’identificazione del secondo kamikaze della strage di Nassiriya, hanno
consentito alla Guardia Civil spagnola di avvalorare la connotazione
terroristica della cellula individuata in Spagna e di procedere agli arresti.
Il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, si è rallegrato ”vivamente con i
carabinieri che hanno cosi’ bene operato” nell’identificazione di Belgacem in
collaborazione con la Guardia Civil spagnola, ed ha espresso all’Arma il
ringraziamento suo ”personale e dell’intero governo”.
L’anno scorso sono state arrestate in Spagna 90 persone collegate al terrorismo
islamista: fra loro 16 persone catturate il 19 dicembre in Andalusia, Catalogna
e nelle Baleari accusate di dedicarsi all’indottrinamento e al reclutamento di
aspiranti terroristi da inviare in Iraq. Il tre gennaio, presso Malaga, è
stato arrestato il marocchino Mohammed Aberrada, in seguito a un ordine di
cattura internazionale emesso da Rabat con l’accusa di partecipazione al Gruppo
salafita per la
predicazione e il combattimento, legato ad al Qaeda