Legge elettorale, via libera definitivo dal Senato con 160 voti favorevoli, 119 contrari e 6 astenuti
Roma, 14 dic.
(Adnkronos/Ign) – L’aula di Palazzo Madama ha dato il via libero definitivo
alla nuova legge elettorale. A favore della normativa che reintroduce il
proporzionale per le elezioni politiche hanno votato 160 senatori, mentre i
contrari sono stati 119 e 6 gli astenuti. Una riforma che è stata
profondamente osteggiata dal centrosinistra e difesa dalla maggioranza.
”Una legge che garantisce insieme la rappresentanza e il
bipolarismo – secondo Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore
di Forza Italia -. Una legge proporzionale con il premio di maggioranza, il
programma e l’indicazione del capo della coalizione. Una legge del tutto
normale che non pone problemi di alcun tipo, tantomeno di costituzionalità”.
Cicchitto non risparmia un nuovo attacco all’opposizione che ”ha alzato su
questa legge un polverone del tutto destituito di fondamento”. Quanto a Prodi,
che ieri ha accusato la Cdl di minacce e lusinghe a Ciampi perchè promulghi la
riforma, ӏ arrivato al punto di commettere un gravissimo sgarbo sul piano
istituzionale, che dimostra come sia privo degli elementi fondamentali per
essere un uomo di Stato”.
Per gli azzurri ”si attende ancora che Romano Prodi smentisca le sue gravi
dichiarazioni” il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi.
”Se cio’ non accadrà, come temiamo – dice Bondi – sarà difficile pero’ al
professore Prodi assolvere con la dovuta dignità politica e istituzionale il
suo ruolo di candidato premier della coalizione di centrosinistra nelle
prossime elezioni legislative, avendo rinunciato di rendere conto del proprio
comportamento irriguardoso verso il Parlamento e i suoi eletti liberamente
scelti dai cittadini”.
Contro Prodi anche Domenico Nania. Secondo il presidente
dei senatori di An le critiche del leader dell’Unione alla legge elettorale si
spiegano alla luce del ”vero e proprio drammà’ per il Professore ”che si
ritroverà con il sistema proporzionale ma senza partito”.
La legge rappresenta un successo ”dovuto a una azione politica lunga, seria,
coerente e importante che il mio partito ha condotto dall’inizio del 2002” ha
detto intervenendo in aula il presidente dei senatori dell’Udc, Francesco
D’Onofrio. ”Con questa legge elettorale, per la prima
volta dal 1946, gli italiani potranno votare un programma. E’ opportuno che gli
italiani sappiano qual è il programma della coalizione ed è opportuno che
sappiano qual è la coalizionè’ ha aggiunto. Anche D’Onofrio ha dato l’affondo
al Professore: ”Il capo dello Stato è al di fuori del dibattito politico, ma
il presunto capo della coalizione, il ‘senza partito’, mi riferisco
all’arrogante e deprimente onorevole, non lo è ancora ma lo sarà
successivamente, prof. Prodi deve smetterla di attaccare il capo dello Stato.
Lo dico a voi dell’opposizione perchè lo possiate riferire a quel misterioso
personaggio, che vediamo comparire in televisione non so a quale titolo”.
”Sappiamo che questa legge elettorale non è il massimo per la Lega – ha
commentato il presidente dei senatori del Carroccio, Ettore Pirovano
– ma sappiamo che comunque siamo in forte crescita e il
sistema consentirà di dare più visibilità, con il simbolo del movimento,
alla scelta degli elettori”. Pirovano ha anche spiegato che per la Lega il nuovo sistema
”elimina le difficoltà logistiche, legate alla raccolta delle firme, per cui
potremo presentarci non solo al Nord e raccattare voti anche al Sud e in tutte
quelle regioni in cui la gente si sente vessata da Roma ladrona e dal
centralismo”.
L’opposizione intanto mette in chiaro che verrà rispettata qualunque decisione
il capo dello Stato assumerà. ”Ciampi sceglierà in piena autonomia e noi
rispetteremo in maniera assoluta qualsiasi sua decisionè’ ha detto il
capogruppo dei senatori Ds, Gavino Angius. ”Questa
legge è un pasticcio – ha aggiunto Angius – sembra proporzionale ma poi ci
sono i premi di maggioranza. E’ una legge sbagliata tecnicamente. L’opinione di
cento costituzionalisti è che tale legge sia incostituzionalè’.
”Approvare unilateralmente, senza accettare alcun confronto una legge
elettoralè’ per l’esponente della Quercia è ”qualcosa che lacera
ulteriormente e che divide ancora l’Italià’. Con questa normativa, ha accusato
Angius in aula rivolto alla maggioranza, ”voi falsificate i risultati
elettorali: lo fate per arginare la vostra sconfitta, per perdere meno seggi.
Se aveste previsto di vincere, ripeto, non l’avreste cambiata. Sapete di
perdere e cercate di arginare, truccando le carte, la vostra sconfitta. Non
solo: deliberatamente varate una legge per colpire la stabilità della
maggioranza e la governabilità del Paesè’.
Si tratta di una legge ”nata per penalizzare il Paese, per mettere chi vince
di fronte alla difficoltà di governarlo al meglio” ha osservato nelle
dichiarazioni di voto il
senatore Nicola Mancino, della
Margherita. Una legge ”che non è nè proporzionale – salvo nell’attribuzione
dei seggi – nè maggioritaria, nè tedesca nè francese: nè nientè’.
Durissime le reazioni anche dei Comunisti italiani e dei Verdi. Di ”ennesima
legge ad uso e consumo di una maggioranza-colabrodo” parla Marco Rizzo,
europarlamentare del Pdci, e non meno critica è la reazione del presidente dei
senatori dei Verdi. ”Tra finanziaria, ex Cirielli e devolution – ha detto Stefano
Boco – la Cdl ha costretto le Camere a una marcia forzata
verso questa nuova legge elettorale che ha saputo confezionare per sè come un
possibile paracadute, e per gli avversari politici come una veste avvelenata
per mettere in crisi la tenuta della coalizione e soprattutto il leader, Romano
Prodi”.
E Antonio Di Pietro,
leader dell’Italia dei Valori, promette: ”Ci impegneremo affinchè questo
scempio sia modificato, se necessario scenderemo in strada per convocare un
nuovo referendum”