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Sanremo, la Procura riapre il ‘caso Tencò, Verrà riesumata la salma del cantautore

Imperia, 12 dic – A 38
anni dalla sua morte si riapre il ‘caso Tenco’. La salma del cantautore,
”suicidatosi” la notte del 27 gennaio 1967 durante il festival di Sanremo,
verrà riesumata subito dopo le feste natalizie.

Il caso era stato considerato suicidio, ma dubbi sulla sua morte circolavano da
tempo. La Procura di Sanremo ha deciso ora di fare definitivamente luce sulla
vicenda. Le indagini erano state condotte a suo tempo da Arrigo Molinari, l’ex
vicequestore assassinato questa estate ad Andora.

Luigi Tenco si suicido’ con un colpo di pistola alla testa nella notte tra il
26 ed il 27
gennaio del 1967, dopo essere stato eliminato da Sanremo con il suo brano ‘Ciao
amore ciao’. Accanto al suo corpo, ritrovato in una camera dell’Hotel Savoy, un
biglietto scritto da Tenco che accreditava la pista del suicidio. Poche parole
scritte prima di far fuoco, in cui il cantautore di ‘Lontano lontano’ accusava
la giuria di ”mandare in finale una canzone come ‘Io, tu e le rosè” di
Orietta Berti. ”Spero che questo serva a chiarire le idee a qualcuno”,
concludeva Tenco non prima di aver sottolineato le motivazioni del suo gesto,
fatto ”non perchè sono stanco della vita (tutt’altro), ma come atto di
protestà’.

A far scattare la decisione del procuratore Mario Gagliano, è stata l’istanza
presentata nel 2003 dai giornalisti di ‘Imperia TV’ Andrea Pomati e Marco
Bottazzi (ora sceneggiatore cinematografico) e dal biografo di Luigi Tenco,
Aldo Fegatelli Colonna.

”Erano troppi gli errori e le lacune – spiega Bottazzi – nell’inchiesta
condotta a suo tempo. Ce ne siamo accorti leggendo il fascicolo acquisito dalla
procura già nel 1989. Dagli atti non si capisce con certezza se ci sono il
foro di entrata e il foro di uscita e non è indicata la traiettoria del
proiettile. Accanto al cadavere c’era una pistola Walter PPK, ma non sappiamo
quale fosse il calibro del proiettilè’. Il giornalista ricorda altri punti
poco chiari. A cominciare dall’autopsia ”non eseguità’ fino alla ”vicenda
del cadavere portato all’obitorio e fatto riportare nella camera dell’albergo
per le foto e le riprese tv. Una cosa incredibilè’.

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