Attualità

Aborto, Follini: ”La 194 è una buona leggè’

L’aborto ”è un
argomento da trattare in punta di piedi, ma la legge 194
si è rivelata tutto sommato una buona legge. L’abbiamo contrastata ma è
doveroso riconoscere, a distanza di anni, come il numero delle interruzioni
volontarie di gravidanza sia diminuito”. Lo ha detto l’ex segretario dell’Udc
Marco Follini, ai microfoni di Radio 24.

”I consultori -ha aggiunto Follini- non devono diventare un campo di battaglia
ma siano luoghi dove le donne possano trovare un aiuto. Si’, dunque, alla
presenza di volontari, no, invece, alla presenza di militanti”. Quanto alla
richiesta avanzata proprio dall’Udc di una indagine parlamentare
sull’applicazione della 194, Follini ha sottolineato che ”non sono in
questione la correttezza del comportamento di Casini, che rivendico anch’io, nè
la legittimità dell’indagine conoscitivà’.

Nel corso del suo intervento l’ex segretario dell’Udc si è espresso anche
sulla questione della leadership all’interno della Cdl
affermando che ”la disputa resta aperta e sarà argomento di questa campagna
elettoralè’. ”Non tutto è archiviato e scommetto -ha aggiunto- che i
prossimi appuntamenti elettorali riproporranno all’ordine del giorno temi su
cui abbiamo insistito molto in questi anni”.

Per quanto riguarda le prossime elezioni politiche, Follini
ha sottolineato che in corsa ci sono ”due candidati, molto rispettabili,
Berlusconi e Prodi, che sono gli stessi di dieci anni fa. E’ vero, come ha
detto Prodi, che la competizione è sul libero mercato, ma mi chiedo se questo
non sia un sintomo di difficoltà della politica e del Paesè’. ”Noi, caso
unico in Europa, arriviamo ai nastri di partenza delle elezioni -ha rimarcato
l’ex segretario dell’Udc- con gli stessi candidati che si sono misurati dieci
anni fà’.

Secondo l’esponente centrista, inoltre, ”la parola giusta per la campagna
elettorale l’ha trovata Casini: è ‘responsabilità’. Bisogna rivolgersi al
Paese con un linguaggio magari un po’ aspro ma veritiero, senza coprire tutto
sotto il manto di un ottimismo propagandistico, perchè cosi’ facendo non si va
molto lontano. La differenza tra le ‘cicalè e le ‘formichè sta tutta qui”.

”Nei prossimi mesi, nei prossimi anni -ha detto tra l’altro l’ex segretario
dell’Udc- sono convinto che siano destinate a cambiare molte cose nella politica
italiana. Alcuni schemi e formule hanno dimostrato di funzionare poco e male.
Avverto nell’aria un profumo di cambiamento destinato ad avanzare, ed il Paese ne ha fortemente
bisogno. Di ‘cicalè ne vedo tante: il dirigente politico, ad esempio, che promette
mari e monti e che dice che le promesse sono state tutte mantenutè’.

Un cambiamento, quello previsto da Follini, che nei prossimi anni interesserà
anche il centrodestra: ”Scommetto sicuro sul fatto che a lungo andare il
centrodestra avrà in Italia le stesse caratteristiche che ha in Francia, in
Germania, in Spagna. Oggi il peso di certe anomalie lo sentiamo tutti”.
Convinto di questo, l’ex segretario dell’Udc ha quindi escluso il suo passaggio
al centrosinistra: ”Il salto della quaglia non mi appartienè’ ha detto.

Infine una considerazione sui recenti fatti di cronaca che stanno interessando
la Val di Susa. La Tav, afferma Follini, ӏ un progetto europeo che aiuta la
modernizzazione del Paese e lo inserisce in un circuito più ampio. Non si
capisce perchè queste stesse cose in Francia si siano fatte in quattro e
quattro otto, mentre noi siamo bloccati da un lato dalle manifestazioni e
dall’altro incredibilmente appesi ad un filo di incertezza politicà’.

”Bersani -ha ricordato l’ex segretario dell’Udc facendo riferimento
all’assemblea programmatica dei Ds a Firenze- ha detto di essere per l’alta
velocità, la stessa scelta del governo, che personalmente condivido. Prodi ha
detto anch’egli di essere per la Tav ma ha aggiunto che occorre anche ascoltare
i manifestanti. Ma allora -ha concluso Follini- la vogliamo fare o no
questa Tav?”.

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