Benedetto XVI: ”Auspico nuove leggi per le famiglie numerosè’
Città del Vaticano,
2 Novembre – Un nuovo appello per chiedere interventi
legislativi in favore delle famiglie particolarmente numerose è venuto oggi
dal Papa nel corso dell’udienza generale in Pazza San Pietro. Benedetto XVI ha
ricordato che la famiglia è ”cellula fondante della società” e che
nell”’odierno contesto socialè’ le famiglie numerose costituiscono una
importante ”testimonianza di fede, di coraggio e di ottimismo”. Le parole
dedicate alla famiglia da parte del Pontefice sono arrivate al termine
dell’udienza, al momento dei saluti in lingua italiana; il Papa si è infatti
rivolto all’Associazione nazionale famiglie numerose, presente in Piazza San
Pietro. ”Il mio affettuoso saluto va inoltre a voi, rappresentanti
dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerosè’ ha detto Ratzinger in
italiano.”La vostra gradita presenza mi offre l’opportunità di richiamare la
centralità della famiglia – ha proseguito Benedetto XVI – cellula fondante
della società e luogo primario di accoglienza e di servizio alla vita.
Nell’odierno contesto sociale, i nuclei familiari con tanti figli costituiscono
una testimonianza di fede, di coraggio e di ottimismo, perchè senza figli non
c’è futuro! Auspico che vengano ulteriormente promossi adeguati interventi
sociali e legislativi a tutela e a sostegno delle famiglie più numerose, che
costituiscono una ricchezza e una speranza per l’intero Paesè’.
Davanti agli oltre 20mila fedeli che riempivano la piazza, il Papa ha
commentato il Salmo 111 delle Scritture, dal titolo ‘Beatitudine dell’uomo
giusto”. ”Illuminati dalla fede, guardiamo all’enigma umano della morte con
serenità e speranza. Secondo la Scrittura, infatti – ha spiegato il Pontefice
per la ricorrenza dei defunti – essa più che una fine, è una nuova nascita, è
il passaggio obbligato attraverso il quale possono raggiungere la vita in
pienezza coloro che modellano la loro esistenza terrena secondo le indicazioni
della Parola di Dio”.
Il senso del Salmo proposto ai fedeli oggi, ha spiegato il Papa, è quello ”di
seguire la via di una condotta moralmente ineccepibile, contro ogni alternativa
di illusorio successo ottenuto attraverso l’ingiustizia e l’immoralità”. ”Il
cuore di questa fedeltà alla Parola divina consiste in una scelta fondamentale
– aveva detto poco prima il Pontefice – cioè la carità verso i poveri e i
bisognosi”.
Nel corso dell’udienza generale di oggi Benedetto XVI ha rivolto poi un
pensiero particolare al suo predecessore rivolgendosi ai tanti fedeli di
nazionalità polacca presenti in Piazza San Pietro. ”Saluto cordialmente i
pellegrini polacchi qui presenti”, ha detto il Pontefice, quindi ha aggiunto:
”Oggi ricordiamo nella preghiera tutti i fedeli defunti, i nostri cari.
Ricordiamo altresi’ Giovanni
Paolo II. Nella ricorrenza della sua ordinazione sacerdotale
e del suo onomastico, rendiamo grazie a Dio per i frutti della vita e del
Ministero di questo Servo di Dio”