Attualità

Chiesa: cresce richiesta esorcismi, allarme occultismo

CITTA’ DEL
VATICANO – Allarme occultismo e satanismo: lo lancia la chiesa cattolica che
individua un vero e proprio disagio diffuso, anche tra i giovani, con il quale
si confrontano sempre di più gli esorcisti, sottoposti ad una "fortissima
richiesta", tanto che a loro volta rimandano molti "presunti
indemoniati" a psichiatri e medici per un aiuto concreto, nel caso non si
tratti di possessione demoniaca.

L’analisi della situazione è stata fatta in occasione dell’apertura
del secondo corso su esorcismo e satanismo, organizzato dall’ateneo Regina
Apostolorum, aperto quest’anno anche a uditori laici (catechisti, medici,
psichiatri, avvocati) che pero’ continuano a non essere coinvolti in alcun modo
con i riti di esorcismo, che fanno parte del ministero proprio del vescovo, e
dei sacerdoti da lui indicati.

Il corso,
organizzato anche dal Gruppo di ricerca ed informazione socio-religiosa, ha
prodotto anche un testo (Esorcismo e preghiera di liberazione) di particolare
interesse, considerato che presenta anche alcuni di quelli che sono i
"segreti del mestiere". Ad esempio, "parlare o comprendere
lingue ignote; rivelare cose occulte e lontane; mostrare forze superiori per
condizione ed età" sono i segni "di possessione diabolica"
individuati dal nuovo rituale per l’esorcismo della Chiesa cattolica, "De
exorcismis et supplicationibus quibusdam". Questi segni hanno un valore
"indiziario" percio’ bisogna ricorrere ad altri segni,
"soprattutto d’origine morale e spirituale che possono essere: forte
avversione a Dio, a Gesù, a Maria, ai Santi, alla Parola di Dio, alle realtà
sacre, soprattutto i sacramenti, alle immagini sacre. In una sola espressione
si tratta di ‘avversione al sacro’".

Altro elemento di particolare interesse sono i cinque "inganni del
demonio in cui l’esorcista non deve cadere": "nessuna reazione per
lungo tempo; dopo una manifestazione i demoni fingono una liberazione;
convincono il posseduto che si tratta di una malattia mentale; rivelano
l’esistenza di un maleficio e la maniera di toglierlo; permettono di assumere
l’eucarestia per fingere una liberazione".

La "forza" del corso sono le testimonianze che i diretti
interessati danno del fenomeno: mons. Andrea Gemma, che oltre alla cura
pastorale della diocesi di Isernia-Venafro è anche esorcista ha spiegato che
occorre anche "stare lontani, ma migliaia di chilometri dai cosiddetti
operatori dell’occulto, perchè una delle finestre da cui il demonio più
facilmente entra nelle anime è proprio la via della frequenza dell’occultismo.
E purtroppo questo occultismo, questo desiderio di andare all’esoterico, al
misterioso, all’eccentrico è molto diffuso anche nei giovani, che poi sono
spinti ad arrivare al satanismo". Attenzione, perchè "il demonio è
uscito allo scoperto".

In realtà, solo un caso su 10 di presunta presenza del demonio puo’
essere veramente possessione. Ma gli esperti chiedono di mantenere alta
l’attenzione, perchè i fenomeni legati al satanismo sono in aumento anche se
ci si trova spesso davanti a situazioni di tipo "casareccio", non
legate alle sette sataniche organizzate, che in Italia sono un cinquantina con
30/40 persone ognuna.

Secondo il rettore dell’ateneo Regina Apostolorum, don Paolo Scarafoni,
tra le cause del fenomeno c’è il "maggiore disagio che si ha nella nostra
società. La gente soffre e pensa che il ricorso al demonio possa facilitare la
risoluzione dei problemi", ma questo, con anche il ricorso alle
suggestioni di tipo occultistico e satanistico, denota un "abbassamento
del livello culturale: la società ha rinunciato a ragionare. E’ strano che
proprio la chiesa torni a riabilitare l’uso della Ragione…".

L’aspetto "casareccio" del fenomeno, ma non per questo meno
preoccupante, è stato segnalato da Carlo Climati, docente del corso per quanto
riguarda il disagio e l’esoterismo nel mondo giovanile: "la gravità del
fenomeno è testimoniata dai fatti di cronaca. Le ragazzine di Chiavenna, che
uccisero una suora, non avevano alcun legame con sette, il loro era un
satanismo ‘fatto in casà".

Un altro esorcista, don Gabriele Nanni, ha detto che "un esorcismo
non puo’ essere trattato in una situazione di folla". Inoltre, le
richieste riguardano spesso non vere e proprie possessioni, che necessitano
dell’intervento dell’esorcista, ma possono rientrare nell’ambito delle
"vessazioni" che dimostrano come la presenza del maligno è
"molto presente": "possiamo dire che le possessioni sono la
punta della piramide, ma dietro non c’è il vuoto, c’è invece l’attività del
diavolo che puo’ colpire chiunque".

Sta all’esorcista capire la situazione, indirizzare le persone con
problemi reali presso specialisti medici o psichiatrici, ed occuparsi dei rari,
ma sempre più frequenti, casi di possessione. Un lavoro che non ha soste,
spiega il sacerdote, anche considerato l’aumento di interesse per il satanismo
o l’occultismo.

A riguardo delle preghiere comunitarie, come sono le cosiddette messe
di "liberazione", "è raccomandata la presenza di un sacerdote e
comunque non bisogna mai passare dalla preghiera per ottenere la guarigione a
quelle di liberazione intese come esorcismo. Questo – ha aggiunto Don Nanni –
non è permesso ai laici neanche ai sacerdoti che sono privi del permesso del
vescovo", che è l’unico a poter concedere l’autorizzazione, visto che è
incaricato direttamente dalla Chiesa di sovrintendere ai riti, ed evitarne gli
abusi.

Per quanto riguarda i riti, don Nanni invita a seguire quelli indicati
nel Rituale ufficiale dal 1999, aggiornato al 2004, che sono poi i riti delle
battesimo e dell’invocazione dello spirito santo con l’imposizione delle mani.
Riti, che ricorda l’esorcista, non possono essere fatti da laici, che invece
possono pregare per aiutare chi soffre.

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