Riforma elettorale, oggi il voto alla Camera
Da questa mattina, sulla legge elettorale,
l’aula di Montecitorio sarà il campo di battaglia di un altro scontro senza
quartiere tra la Cdl e l’Unione. Saranno ore al cardiopalma, nelle quali il
centrodestra dovrà fin da subito confrontarsi con un’insidia sempre temibile
per qualsiasi maggioranza parlamentare: quella dei voti segreti. Perchè, ancor
prima di iniziare l’esame della legge elettorale, l’assemblea dovrà esprimersi,
a voto segreto, sulle pregiudiziali presentate dall’opposizione: solo una volta
superata questa ‘roulettè si potrà entrare nel vivo dell’esame di un testo
fortemente osteggiato dal centrosinistra che spera nel ‘soccorso’ dei franchi
tiratori. E anche tra gli emendamenti diversi dovranno essere votati a scrutinio
segreto.
IL DECRETO LEGGE.
Domattina la seduta avrà inizio alle 10.30, con al primo punto all’ordine del
giorno il voto finale sul decreto legge sulla violenza negli stadi, su cui
l’opposizione nella scorsa settimana ha praticato l’ostruzionismo. Le
dichiarazioni di voto si sono già svolte venerdi’ scorso, e la votazione, che
dovrebbe avvenire, a scrutinio palese intorno alle 11, rappresenterà comunque
un banco di prova per la Cdl: l’Unione potrà cercare di far mancare il numero
legale per cui sarà necessaria la presenza in Aula del maggior numero possibile
di deputati della maggioranza.
LE PREGIUDIZIALI
A VOTO SEGRETO. Messo da parte il
decreto legge, l’Aula passerà all’esame delle pregiudiziali e della sospensiva
presentate dall’Unione alle legge elettorale. Dopo l’illustrazione dei documenti
(per al massimo dieci minuti per ciascuno dei presentatori), potrà intervenire
(al massimo per cinque minuti ciascuno) un deputato per gruppo. La pregiudiziale
di costituzionalità e quella di merito saranno il primo scoglio che la
maggioranza dovrà superare prima di iniziare l’esame della legge elettorale: su
entrambe, infatti, il voto sarà segreto, il che vuol dire che potrebbero
entrare in azione i ‘franchi tiratori’. Dopo questi due voti segreti, l’Aula si
esprimerà, ma stavolta in modo palese, sulla richiesta di sospensiva. Se verrà
bocciata, si potrà iniziare (se tutto filerà liscio sarà più o meno l’ora di
pranzo) l’esame del testo, con la discussione sul complesso degli emendamenti.
OSTRUZIONISMO
DIFFICILE PER L’UNIONE. Sulla legge
elettorale l’Unione avrà gioco difficile nel ‘filibustering’; diversi deputati
del centrosinistra ammettono che "se si arriva al voto finale giovedi’ vuol dire
che siamo stati bravi". I tempi sulla legge elettorale sono infatti
contingentati (la discussione generale si è già svolta) e, secondo il
calendario dei lavori disposto dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio,
all’esame della legge elettorale sono state assegnate in tutto 16 ore, di cui
circa sette spettano all’Unione. E’ possibile che pero’ i ‘registi’
dell’ostruzionismo ricorrano ad altri strumenti per rallentare i lavori: per
esempio, a cominciare dall’uscire dall’Aula cercando di far mancare il numero
legale. Ma sulle tattiche scelte le bocche sono assolutamente cucite: come in
ogni battaglia che si rispetti, l’effetto sorpresa è destinato a giocare un
ruolo importante.
I VOTI SEGRETI.
Al momento, gli unici voti segreti assolutamente sicuri sono quelli sulle
pregiudiziali e quello finale sull’intero provvedimento. A norma del
regolamento, su richiesta (ovviamente già avanzata) dei gruppi, il presidente
della Camera, in base a una propria insindacabile valutazione, potrà concedere
la votazione segreta su alcuni emendamenti. In Aula se ne voteranno 122 in
tutto, 106 dell’Unione (il presidente Casini li ha infatti accorpati rispetto ai
546 presentati) e 16 della Cdl. I voti segreti potrebbero essere, secondo i
pronostici della vigilia, circa una quarantina. In particolare, segreti
dovrebbero essere quelli sugli emendamenti relativi alla trasformazione dei voti
in seggi parlamentari. Il presidente puo’ riservarsi di comunicare volta per
volta se la votazione sarà segreta: il che vuol dire che i deputati, tanto di
maggioranza quanto di opposizione, non potranno allontanarsi dal loro scranno.
L’INCOGNITA DELLE
ASSENZE IN AULA. Proprio perchè ci
saranno votazioni segrete, è fondamentale la presenza di ciascun deputato della
Cdl e dell’Unione. A parte i classici inviti ad essere presenti "personalmente
senza alcuna eccezione" inviati ai parlamentari con fax, telefonate mirate e
messaggi sms, i gruppi stanno calcolando le presenze, con particolare
riferimento ai deputati malati.