Attualità

Ciampi agli studenti: ”Tendete la mano ai giovani stranierì’

La fiducia e il
dialogo prevalgano sulla paura e sull’intolleranza. Anche se la minaccia del
terrorismo è entrata a far parte della nostra vita, non si deve dimenticare che
è dal confronto tra le diversità  che si sconfigge l’intolleranza. ”La fiducia
sia pi๠forte della paurà’ è il messaggio che il presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi ‘consegnà ai giovani studenti ai quali si rivolge
parlando dall’Altare della Patria per la ormai tradizionale cerimonia di inizio
anno scolastico, alla presenza fra gli altri del ministro dell’Istruzione
Letizia Moratti, della Difesa
Antonio Martino, per i Beni culturali Rocco
Buttiglione e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.

”Il nostro orizzonte non è tutto sereno – sottolinea il capo dello Stato – la
minaccia di un terrorismo spietato e insensato è entrata a far parte della
nostra vita. Il pericolo è grande ovunque – avverte Ciampi – va affrontato con
convinta fermezza, con la forza della ragione, con spirito di amicizia verso i diversi
da noi, con la volontà  di trovare soluzioni giuste per i conflitti aperti, con
una accresciuta capacità  di affrontare insieme i problemi dell’arretratezza e
della miserià’. Arretratezza e miseria che alimentano una forte corrente di
immigrazione verso il nostro Paese. ”La geografia e la storia hanno posto
l’Italia al centro delle civiltà  del Mediterraneo, un mare che ha unito assai
pi๠di quanto abbia diviso genti e culture – ricorda il presidente – tutte
hanno lasciato la loro impronta nella nostra identità : ci siamo vicendevolmente
arricchiti, pur restando diversi e orgogliosi delle proprie particolari
tradizioni”. Anche oggi, osserva Ciampi rivolto agli studenti all’Altare della
Patria, ”sempre pi๠spesso sui banchi accanto a voi siedono giovani i cui
genitori, fuggendo da condizioni di miseria o in cerca di libertà , sono qui
giunti da Paesi stranieri. Fate che la fiducia sia pi๠forte della paura –
esorta Ciampi – il dialogo pi๠forte dei timori che nascono dalle diversità ”.

Del resto, ”conosciamo i pericoli e le tragedie che l’intolleranza porta
sempre con sé – ammonisce il presidente della Repubblica – conosciamo anche i
benefici dell’incontro di culture diversè’. Ecco allora che ”ognuno di noi ha
l’occasione di dare il proprio contributo alla comprensione e al rispetto
reciproci”. A questo proposito, Ciampi invita anche a non dimenticare che
”anche tanti dei nostri padri furono emigranti in cerca di migliori fortune:
affrontarono e superarono aspre difficoltà , paure, diffidenze e oggi i loro
discendenti sono parte viva della vita e della cultura di molte nazioni. Non
dimenticate mai quelle pagine della nostra storià’. ”Tendete la mano ai
giovani stranieri che vivono in mezzo a noi – è l’esortazione di Ciampi
indirizzata agli studenti ma rivolta all’intera società  – la scuola contribuirà 
a renderli cittadini responsabili della Repubblica. Essi sono venuti per
ricevere ma anche per darè’, sottolinea il capo dello Stato, che assicura:
”Siamo certi che la volontà  di pace e di concordia, sullo scenario
internazionale, finirà  per prevalerè’.

”Dialogando e confrontandovi – prosegue rivolto ai circa 1.500 studenti
arrivati da tutta Italia -, saprete trovare quell’equilibrio fra innovazione e
continuità , che renderà  attuali ed efficaci nel tempo i principi guida della
nostra democrazià’. Poi sottolinea: ”La scuola è parte vitale della Nazione:
è il vivaio dell’Italia del futuro”. ”Per questo – spiega il capo dello Stato
– seguo con grande attenzione i complessi problemi e l’evoluzione della scuola,
nel quadro dei profondi cambiamenti della società  e dell’economia italianà’.
Nell’ultimo anno del suo settennato, il presidente Ciampi ripete ai giovani
studenti quanto esattamente già  detto sette anni fa, in occasione della prima
cerimonia all’Altare della Patria per celebrare l’avvio del nuovo anno
scolastico: ”L’Italia sarà  quello che voi sarete. A voi, cari ragazze e
ragazzi, è affidato il futuro dei valori di libertà  e di dignità  che sono stati
conquistati dai vostri padri. E a voi, insegnanti e genitori, tocca il compito
di infondere nei giovani questi valori”.

E la Moratti ha annunciato che il prossimo 21 marzo segnerà  sul calendario non
solo l’inizio della primavera ma anche la Giornata della legalità . "Una
giornata – spiega il ministro – che possa essere da stimolo a vivere
quell’insieme di regole condivise". Assicurando di aver ”avviato con la
riforma un processo di profondo cambiamento della scuola, orientando le nostre
politiche in modo da rispondere alle esigenze di una società  in rapida
trasformazione, nella quale torna il primato dell’educazione, basata sui valori
e sui principi".

Quindi una scuola "attenta alle grandi tematiche del mondo contemporaneo
che vanno dal progresso creato dalla tecnologia e dalle scoperte scientifiche
alle nuove sfide quali il multiculturalismo e la globalizzazione".

Sul piazzale del Vittoriano è stata una festa in piena regola con le esibizioni
dei ragazzi nelle diverse arti, dal canto alla danza, e con la presenza
eccezionale di cantanti, sportivi e idoli dei teenager

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