Attualità

Authority, Calabrò: ”Duopolio Rai-Mediaset resistè’

Roma, 21 lug.
(Adnkronos/Ign) – Il
duopolio Rai-Mediaset
resiste. Lo ha affermato il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni Corrado Calabro’ nel
corso della sua prima relazione annuale al Parlamento.

”Nel settore televisivo – ha detto, riferendosi alle trasmissioni televisive
analogiche in chiaro – perdura la situazione di concentrazione in capo ai due
protagonisti Rai e Mediaset, cui vanno poco meno dei tre quarti dei ricavi del
sistema, rispettivamente 39,9% e 33,8%, con una lieve flessione,
rispettivamente 1,6% e 0,3%, sull’anno precedentè’. Una posizione di forza che
diventa dominio negli ascolti dei due gruppi, che insieme assommano l’88% del
totale ”nell’intera giornatà’. Agli altri resta poco, anche se Calabro’
sottolinea come sia ”proseguità’ la crescita del gruppo La 7, ”la cui quota ha quasi raggiunto il
2% dei ricavi del sistema televisivo”. Il numero uno dell’Agcom ha invece
rilevato che ”continua a ridursi l’incidenza delle altre tv, la cui quota è
scesa complessivamente al 5,3% circa nel 2004”. Nella televisione satellitare,
ha rilevato inoltre Calabro’, ”s’è consolidata la presenza di Sky”, definito ”terzo
attorè’ nello scenario televisivo italiano, ”con una quota di risorse di
circa il 19%”.

Secondo Calabro’, comunque, il viatico per l’avvio d’un sistema maggiormente
concorrenziale nel mercato televisivo è rappresentato dal digitale terrestre. ”L’evoluzione
tecnologica dei mezzi di diffusione – ha detto – sta cambiando le carte in
tavola, fornendo le premesse per un maggior pluralismo e per l’apertura del
mercato a nuovi soggetti”. La svolta che puo’ garantire il digitale, ha
osservato, ”puo’ essere rivoluzionaria, almeno potenzialmentè’. Il presidente
dell’Agcom ha aggiunto che la tv digitale terrestre è ormai una realtà
”progredientè’ anche sul piano commerciale. Il numero attuale dei decoder
nelle famiglie italiane, ha affermato, è pari a 2 milioni, mentre i palinsesti
digitali a copertura nazionale sono da poco divenuti 26 (erano 24 lo scorso
aprile).

Calabro’ ha quindi sottolineato che ”la promozione dello sviluppo delle reti Internet a larga banda,
dove Telecom rimane dominante, richiede un adeguato ritorno sugli investimenti,
ma cio’ dev’essere contemperato da una discesa generalizzata dei prezzi d’accesso
alla rete Internet, in linea con le migliori pratiche europeè’. Il presidente
dell’Autorità ha aggiunto che la diffusione della banda larga ”rappresenta
uno dei più importanti fattori abilitanti per lo sviluppo del Paese, sia sotto
il profilo economico sia sotto l’aspetto sociale e culturalè’. Insomma, per il
presidente dell’Authority ora dev’essere avviata una seconda fase della
liberalizzazione, ”improntata a un’accelerata diffusione dei nuovi servizi,
con una riduzione dei prezzi e con lo sviluppo delle piattaforme di rete da
parte degli operatori alternativi”.

Secondo Calabro’, inoltre, lo sviluppo del mercato nazionale nelle
telecomunicazioni è intervenuto in modo da modificare l’impatto della legge Gasparri di
riordino del settore. ”Per gli aspetti tecnici la legge Gasparri era
up-to-date quando venne emanata. Oggi la concorrenza tra piattaforme che
veicolano l’informazione la fa apparire per alcuni aspetti arretrata. Lo stesso
puo’ dirsi per il codice delle comunicazioni”. Allo stesso tempo Calabro’ ha
ribadito che è ”nella sede parlamentare, oltre che in quella governativa, che
vanno rappresentate le inadeguatezze, le aporie, le arretratezze della
normativa vigentè’.

”Intervenire sui prezzi per le chiamate verso i telefoni mobili rappresentava
una necessità imperiosà’, ha inoltre affermato il presidente dell’Autorità
per le Comunicazioni, difendendo la scelta d’intervenire sulle tariffe fisso-mobile. ”Cio’
anche considerando l’attuale congiuntura economica e le correlative difficoltà
delle famiglie – ha spiegato – Infatti tali chiamate costituiscono oggi la voce
più rilevante, per oltre il 50% sul costo complessivo delle chiamate da
telefono fisso”.

Per questo ”l’Autorità ha adottato martedi’ scorso una misura cautelare con
cui ha disposto in via d’urgenza una riduzione dei prezzi che faccia rientrare
il nostro Paese nella media europea. Le stime dell’Autorità prevedono, già
per quest’anno, un risparmio complessivo per le famiglie italiane di oltre 150 milioni di euro”.

Nell’Umts, ha
inoltre sottolineato Calabro’, l’Italia risulta il primo Paese in Europa per
numero di abbonati.

Affrontato anche il problema della diffusione dei quotidiani, che ”in Italia rimane agli
ultimi posti in Europà’. Calabro’ ha affermato che ”persiste una notevole
rigidità del sistema di distribuzionè’, sottolineando che ”la stampa
quotidiana e periodica ha fatto registrare, da un lato, una sostanziale tenuta
sul piano della diffusione e della lettura, dall’altro, sotto il profilo delle
entrate pubblicitarie, incrementi nettamente inferiori a quelli della
televisionè’. Secondo il presidente dell’Authority, tuttavia, ”la stampa ha
manifestato una sua capacità di iniziativa per reagire, tradottasi
nell’offerta di prodotti collaterali che ha visto un grande successo di
pubblico, imprimendo alla vendita di libri un’accelerazione mai registrata in
passato”. E sempre nel settore dei quotidiani, Calabro’ ha annunciato
accertamenti in corso da parte dell’Autorità sugli assetti proprietari del
gruppo Rizzoli Corriere della Sera.

”E’ giusto ed è loro dovere farlo. Noi siamo tranquillissimi”, ha commentato
Vittorio Colao,
ad di Rcs.

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