Terrorismo, Viminale: rafforzati livelli di attenzione
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Roma (Adnkronos/Ign)
– Sono stati ”rafforzati i livelli di attenzionè’ sul fronte del terrorismo
internazionale dopo gli attentati che ieri hanno colpito al cuore Londra. E’
quanto si legge in una nota diffusa dal Viminale, dove oggi si è tenuta, sotto
la presidenza del ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, una riunione del
Comitato Nazionale dell’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ”nel corso della quale
sono state pianificate ulteriori iniziativè’. In particolare, il ministero
dell’Interno comunica che ”sono state decise il rilancio delle operazioni ‘Vie
Liberè per il controllo del territorio e iniziative specifiche nei confronti
degli ambienti a maggior rischio terrorismo”. ”Misure specifiche di polizia e
di intelligence – precisa il Viminale – sulle quali è doveroso osservare la
massima riservatezza. E’ inoltre allo studio un pacchetto legislativo che verrà
reso noto successivamentè’.
Nel primo trimestre di quest’anno, comunica ancora il dicastero guidato da Beppe
Pisanu, sono già stati sottoposti a speciale vigilanza 13.246 obiettivi
sensibili, con un impiego quotidiano di 18.061 operatori di polizia. Il dato,
sottolinea il Viminale, ”assume particolare rilevanza se si considera che nel
secondo semestre 2004 sono stati 13.421 i siti vigilati e 19.245 le unità
impiegatè’. In particolare il ministero dell’Interno mette in luce come ”in
più occasioni” sia stto evidenziato ”il grande impegno sul piano della
prevenzione, dell’intelligence e della investigazione profuso dalle Forze di
polizia e dai Servizi di informazione per contrastare ogni forma di terrorismo
internazionale e per ridurre il più possibile il pericolo di attentati nel
nostro territorio”.
Non solo. Dal luglio 2003 al 31 maggio scorso, infatti, ”sono state arrestate
oltre 75 persone, per lo più accusate di appartenere a cellule terroristiche
operanti in Italia per il supporto logistico ad elementi o a gruppi radicali
provenienti dai Paesi d’origine, nonchè per il reclutamento di volontari da
inviare verso le aree di conflitto interetnico, quali l’Iraq o la Cecenià’.
Continua poi ad essere ”particolarmente efficacè’, secondo il ministero
dell’Interno, l’azione di intelligence ”svolta dal Comitato di Analisi
Strategica Antiterrorismo, costituito presso il Dipartimento della Pubblica
Sicurezza, dove la sinergia degli analisti della Polizia di Stato, dell’Arma dei
Carabinieri e del Sisde rappresenta un vero e proprio valore aggiunto nella
lotta ai fenomeni terroristici”.
E, ”pur nell’impossibilità di ‘blindarè ogni luogo possibile teatro di atti
terroristici”, sottolinea ancora il Viminale, le Forze dell’ordine ”si stanno
prodigando al massimo per prevenire qualsiasi turbativà’ e ”sono stati
ulteriormente rafforzati i nostri livelli di attenzionè’, mentre, ”nel
contempo, è stato fatto proseguire il programma di utilizzo delle Forze Armate
nei servizi di vigilanza ad obiettivi a rischio, già in atto dal marzo 2003”.
Un concorso, sottolinea il ministero dell’Interno, che consiste ”in 2.500
militari distribuiti in 60 province e consente di tutelare 95 importanti siti:
basi, installazioni e caserme Nato e/o Usa; centri di trasmissione e
telecomunicazione; impianti di erogazione di servizi di pubblica utilità e
relativi snodi; impianti nucleari; strutture portuali, aeroportuali e
ferroviarie; siti olimpici ‘Torino 2006”’.