Privacy

La lotta al terrorismo negli Usa. Proposta l’istituzione di un nuovo mega archivio dati.

Numerose associazioni americane per la difesa dei
diritti civili si sono recentemente coalizzate per chiedere al Department of
Homeland Security (DHS), responsabile del coordinamento delle misure antiterrorismo,
di garantire il rispetto della privacy nel funzionamento di un nuovo
mega-archivio di cui è stata proposta l’istituzione e che dovrebbe contenere
un’ampia gamma di informazioni operative nazionali ed internazionali, comprese
le segnalazioni di singoli cittadini su attività o eventi sospetti.

Il Department of Homeland Security è l’autorità che
negli USA si occupa di tutti gli aspetti connessi alla sicurezza interna,
soprattutto in funzione antiterrorismo. Una recente proposta di legge prevede
la creazione di un sistema denominato "Homeland Security Operations Center
Database, HSOCD" che si aggiunge ai vari database già realizzati per
finalità di repressione e prevenzione delle attività terroristiche e, più in
generale, per la lotta alla criminalità. Nel nuovo database andranno a
confluire tutte le informazioni utilizzate nella gestione di eventi nazionali
che abbiano riflessi in termini di sicurezza. Si tratta di informazioni di
intelligence e dei servizi federali o di governi stranieri, forze di polizia,
soggetti privati, singoli che segnalino eventi sospetti. Ma anche informazioni
relative a soggetti inclusi in "liste nere" per possibili legami
terroristici, ad attività su indagini in corso, informazioni finanziarie e di
altro genere.

Le critiche di numerose associazioni americane per la
difesa dei diritti civili, in primo luogo EPIC (Electronic Privacy Information
Center, http://www.epic.org/…
.pdf
) si appuntano sulla volontà del Department of Homeland Security di
chiedere che il funzionamento del sistema in questione sia sottratto alle norme
federali sulla privacy, fissate nel Privacy Act (che si applica al trattamento
dei dati personali da parte di tutti gli enti federali, ovviamente pubblici).

Secondo EPIC e le altre associazioni sottolineano
proprio la natura delicata e l’onnicomprensività delle informazioni destinate
a confluire nel nuovo sistema impongono il rispetto integrale dei principi del
Privacy Act, che sono sovrapponibili in buona parte a quelli della Direttiva
europea 95/46: diritto di accesso ai propri dati personali, diritto di
opposizione, diritto di ottenere rettifica di informazioni scorrette, non
pertinenti o non aggiornate. Inoltre, le informazioni raccolte devono essere
esclusivamente quelle "pertinenti e necessarie" allo scopo previsto
dal Congresso o dal Presidente USA (principio di "finalità"): non è
possibile, scrivono le associazioni, che "la minaccia terroristica si
trasformi in un assegno in bianco per legittimare la raccolta di qualunque
informazione su persone che magari non sono neppure sospettate di svolgere
attività criminali ed hanno semplicemente fornito informazioni al DHS sulla
possibile commissione di reati".

Va sottolineato, infine, che nel sistema in oggetto
potranno confluire anche dati relativi a cittadini europei. E’ quindi
necessario, ad avviso delle associazioni,  che gli Usa, avendo
sottoscritto strumenti internazionali come la Dichiarazione ONU sui diritti
umani e le Linee-Guida dell’OCSE sulla privacy, applichino anche ai cittadini
europei  gli stessi standard di tutela riservati a quelli americani.

 

https://www.litis.it

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