Privacy

Innovazione tecnologica e privacy nella P.a. L’audizione del presidente del Garante alla Commissione affari costituzionali del Senato

Il 26 maggio si è svolta l’audizione del Presidente
Pizzetti alla Commissione affari costituzionali del Senato nell’ambito
dell’indagine conoscitiva sull’innovazione tecnologica nella P.a.

Il prof. Pizzetti, che  ha presentato un testo condiviso
dal Collegio del Garante, dopo aver ricordato  il contributo dato dai
precedenti Collegi, presieduti da Stefano Rodotà, ha affrontato diversi temi
rilevanti per la nostra società attuale. Innanzitutto il  rapporto tra le
nuove tecnologie e la tutela dei cittadini. "Riservatezza e innovazione
tecnologica – ha affermato il presidente dell’Autorità – non sono in antitesi.
L’una è il presupposto dell’altra, giacchè nessuna crescita dei livelli di
connettività delle P.a. puo’ esserci senza una naturale fiducia del cittadino
sul corretto utilizzo dei dati che lo riguardano". Il ruolo che il
Garante  deve svolgere sta, dunque, nell’individuare un punto di
equilibrio tra diverse esigenze e diversi diritti, e di garantire che
l’utilizzazione dei dati si svolga secondo regole che non ledano le libertà
fondamentali e i diritti dei cittadini e, prima di tutto, il diritto alla protezione
dei dati.

Un questione particolarmente delicata è quella della
mancata consultazione del Garante in occasione di decreti ed atti regolamentari
che riguardano il trattamento di dati personali. Si è poi richiamata
l’attenzione sul fatto che tale inadempienza rende più difficile all’Autorità
operare per cercare di stabilire un costante e proficuo rapporto di
collaborazione e di consultazione con tutti i soggetti pubblici, proprio al
fine di sviluppare una sempre più compiuta cultura della protezione dei dati
personali.

Il  Presidente ha, poi, indicato i settori verso
i quali intende dedicare maggiore impegno, primo fra tutti la Pubblica
amministrazione: i gravi ritardi con i quali si sta attuando il Codice, rendono
necessario imprimere un’accelerazione al processo di attuazione della normativa
e di intensificare doverosi controlli a garanzia dei cittadini. Pizzetti, anche
a nome dell’intero Collegio, ha posto particolare accento sulla necessità che
il Parlamento non conceda altre proroghe che renderebbero "non tollerabile
la situazione di disparità, che oggi già sussiste fra soggetti privati e
soggetti pubblici che spesso operano nei medesimi settori".

Il Presidente del Garante ha ricordato, infine,
l’avvio di tavoli di lavoro con  Regioni ed enti territoriali, e 
l’opera di elaborazione dei codici deontologici per diversi settori, tra i
quali Internet.

 

 

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