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Diritti dell’uomo e società dell’informazione: Francesco Pizzetti su dichiarazione del Consiglio d’Europa

“Un passo importante per garantire il rispetto della
vita privata e tutelare la libertà d’espressione nell’era del
cyberspazio".

Questo il commento di Francesco Pizzetti, nuovo
presidente del Garante per la protezione dei dati personali, alla Dichiarazione
del Consiglio d’Europa sui principi e le linee guida per assicurare il rispetto
dei diritti umani nella società dell’informazione diffusa nel corso del
Vertice dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio d’Europa che si chiude
oggi a Varsavia.

Ricordando che, nella società dell’informazione,
ogni limitazione delle libertà fondamentali – e quindi dell’accesso alle
tecnologie quale espressione di queste libertà – è ammessa solo nel rispetto
degli standard internazionali in materia di diritti umani, Pizzetti ha
sottolineato come “la Dichiarazione riaffermi i principi della Convenzione del
1950 ai quali tutte le parti in causa – governi, società civile, imprese,
organismi internazionali – devono ispirare la propria attività nel settore
dell’Information Communication Technology. E’ importante rilevare
come in questo solenne documento assumano particolare significato
il diritto alla libertà di
espressione, informazione e comunicazione e
il diritto al rispetto della
vita privata."

“Le potenzialità, i rischi e le sfide che le
tecnologie dell’informazione e della comunicazione – ha concluso Pizzetti –
impongono oggi a tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa di rivedere
l’applicazione e l’interpretazione dei principi della Convenzione europea dei
diritti umani per garantire e potenziare l’uso democratico delle tecnologie
informatiche".

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