Le regole sul market abuse e Consob rinforzata: approvata la Comunitaria
Reclusione da uno a sei anni per
chi abusa di informazioni privilegiate e la multa puo’ arrivare a 9 milioni di
euro. E i poteri d’indagine della Finanza saranno a disposizione della
Commissione per la Borsa che potrà eseguire ispezioni e perquisizioni
Via libera alle norme sul market abuse e al rafforzamento di Consob. Il Senato
ieri ha approvato definitivamente la legge comunitaria 2004 (leggibile tra i
documenti correlati) che tra le altre norme, recepisce la direttiva comunitaria
relativa all’abuso di informazioni privilegiate e agli abusi di mercato.
Il tutto è contenuto all’articolo 8 del provvedimento: si inaspriscono le
sanzioni sia di carattere penale sia amministrative. Chi abusa di informazioni
privilegiate verrà punito con la reclusione da uno a sei anni ed una multa da
ventimila a 3 milioni di euro ma il giudice avrà la facoltà di aumentare la
multa fino al triplo o fino a dieci volte il profitto ingiustamente conseguito
se si tratta di casi cosi’ rilevanti da far apparire inadeguata la pena anche
se applicata al massimo. Per il reato di "manipolazione di mercato"
attuato con la diffusione di notizie false o ponendo in essere "operazioni
simulate" volte a provocare "una sensibile alterazione del prezzo di
strumenti finanziari", ci sarà la reclusione da uno a sei anni e la multa
fino a 5 milioni di euro. Ma anche in questo caso, se il giudice riterrà la
pena inadeguata alla rilevanza del reato, potrà aumentarla fino al triplo.
Rafforzati i poteri della Consob (Commissione nazionale per le società e la
borsa) che potrà avere accesso per via telematica alla centrale rischi della
Banca d’Italia e per fare questo, l’organo di controllo potrà avvalersi della
Guardia di Finanza che esegue accertamenti agendo "con i poteri di indagine
ad essa attribuiti ai fini dell’accertamento Iva e imposte sui redditi. La
nuova Consob, la cui pianta organica sarà elevata da 450 a 600 dipendenti,
potrà comminare multe, chiedere il congelamento o il sequestro di beni ed
eseguire ispezioni e perquisizioni. Per svolgere queste attività potrà
chiedere notizie, dati o documenti sotto qualsiasi forma, avvalersi della
collaborazione della Pa richiedendo anche dati e informazioni riservate,
richiedere registrazioni telefoniche.
Fonte:
www.dirittoegiustizia.it