Rc-auto: vale quasi due miliardi (del vecchio conio) al giorno il “business” delle frodi
Dati preoccupanti dall’indagine
annuale dell’Istituto di vigilanza che evidenziano una diminuzione dei casi ma
un aumento del valore. "Maglia nera" alla Campania ma anche Roma e
Milano non scherzano
Vale 331,4 milioni di euro, per le polizze Rc auto, il business degli incidenti
truccati e degli altri reati contro le società assicurative: lo rivela
l’Isvap, che ha pubblicato l’indagine annuale sul fenomeno della criminalità
nel settore (i dati e le tabelle contenuti nella circolare 553/S, qui
integralmente leggibili fra gli allegati, si riferiscono al 2003). Crescono in
valore, pur diminuendo nel numero, le truffe e le estorsioni perpetrate ai
danni delle compagnie: nei dodici mesi presi in analisi dal servizio statistica
dell’Isvap l’importo che riguarda i sinistri legati a reati supera dell’1,54
quello rilevato nell’anno precedente).
Il monitoraggio condotto a livello territoriale dagli esperti dell’Istituto per
la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo indica
ancora la Campania come regione "maglia nera", con oltre 33.308
sinistri "inquinati" contro i 37.463 dell’anno prima (con
un’incidenza del 13,5 per cento sul totale nazionale degli incidenti e del 10,8
per cento sull’ammontare complessivo dei risarcimenti). E in tutto il
Mezzogiorno i fenomeni criminosi in materia si attestano a livelli
sensibilmente superiori alla media nazionale, che per i sinistri connessi a
reati è del 2,9 per cento
(con un’incidenza del 2,7 per cento sull’entità dei risarcimenti).
Guardando ai dati disaggregati su base provinciale, Napoli conserva il poco
invidiabile primato degli incidenti collegati a illeciti a danno delle imprese
(21.820 – contro 25.632 dell’anno prima – per un ammontare di 70,2 milioni di
euro) ben al di sopra di Roma (8.383 per un valore di 24,1 milioni), Bari
(7.853 per 25,9 milioni di euro), Caserta (5.482 per 16,7 milioni) e Milano
(3.270 per 11,1 milioni). "I sinistri connessi con fenomeni criminosi –
osservano al servizio statistico dell’Isvap – contribuiscono ad aumentare il
peso dei costi assicurativi".
Nel ramo assicurativo "corpi di veicoli terrestri", invece, sono
stati oltre diecimila i sinistri riconducibili a reati a danno delle compagnie
come truffe, estorsioni e incendi dolosi: anche qui il primato negativo va alla
Campania. Nel ramo "incendio ed elementi naturali", invece, la
maggior parte dei reati è concentrata fra Puglia, Calabria e Sicilia. Sono
state due, nel corso del 2003, le revoche di mandati d’agenzia che avevano
infranto la legge. L’Isvap, intanto, sta raccogliendo i dati per l’indagine
relativa al 2004: per le compagnie il termine per comunicare le informazioni è
fissato al 30 giugno. (d.f.)
Fonte:
www.dirittoegiustizia.it