Mafia, oggi la X Giornata della Memoria. Questo pomeriggio in Campidoglio la cerimonia con Ciampi
”Con il
nostro osservatorio, che è formato da gruppi che lavorano
su tutto il territorio
nazionale, siamo testimoni diretti e sinceri del ritorno alla grande della
mafia con le sue strategie e le sue modalità”. Lo ha dichiarato don Luigi Ciotti,
presidente dell’associazione ‘Liberà, che ha preso parte questa mattina alla
celebrazione della X Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle
vittime delle mafie presso lo stadio Flaminio di Roma, dove si sono ritrovati
migliaia di studenti. ”Oggi è una giornata importante, una giornata di
impegno e che non vuole essere solamente pura retorica -ha spiegato don Ciotti-
la parola d’ordine deve essere ‘continuità’ questo è il miglior modo di agire
attraverso iniziative quotidiane sul territorio ed è quello che in questi
dieci anni ha cercato di fare ‘Liberà. Non è possibile che da molti anni vi
sia nel nostro Paese la presenza delle attività mafiose ed oggi sia
addirittura in crescita, bisogna voltare pagina e cessare questa guerra che lascia
dietro di sè, vittime innocenti”.
Don
Ciotti ha quindi preannunciato che domani in Prefettura a Roma verrà firmato
un protocollo di intesa tra Comune, Regione e Provincia per snellire le
procedure di confisca dei beni mafiosi e per il loro riutilizzo.
Le
celebrazioni proseguono questa sera in piazza del Campidoglio alla presenza del
capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e del sindaco di Roma Walter Veltroni.
Saranno letti i nomi di tutte le 639 vittime delle mafie, come avvenne per la
prima volta nel 1996, nella stessa piazza, durante la prima giornata del
ricordo promossa da ‘Liberà.
Le
celebrazioni sono iniziate già ieri con la commemorazione in Campidoglio,
nell’aula consiliare Giulio Cesare. Presenti in aula i familiari delle circa
600 vittime. A svolgere le funzioni di padrone di casa è stato il sindaco. Al
termine della cerimonia, Veltroni e don Ciotti si sono poi recati in via IV
Novembre al civico 98 dove in un palazzo confiscato a Michele Zaza, camorrista
della banda della Magliana, è nata la sede dell’associazione ‘Liberà che è
stata dedicata alla memoria di Saveria Antiochia, la madre di Roberto, il
giovane agente di polizia ucciso dalla mafia insieme al suo commissario Ninni
Cassarà.