Terrorismo, gup Forleo: ”Querele contro le alte cariche dello Statò’
Roma, 7
feb. (Adnkronos) – Il gup di
Milano Clementina Forleo nuovamente alla ribalta della cronaca. Il giudice, al
centro delle polemiche per la sentenza, emessa il 24 gennaio, di assoluzione di
alcuni islamici dall’accusa di terrorismo internazionale, passa alle vie
legali. La Forleo oggi ha dato mandato all’avvocato Giulia Bongiorno ”di
reagire nelle sedi competenti alle aggressioni e alle strumentalizzazioni del
proprio operato poste in essere anche da alte cariche istituzionali”.
L’avvocato
Bongiorno in una nota fa riferimento, in particolare, all’accusa mossa al
giudice Forleo di avere ”ignorato” alcuni dati processuali: ”Quei dati
processuali, ampiamente diffusi dalla stampa nei giorni scorsi, sono stati
valutati dal gup Forleo come affetti da assoluta inutilizzabilità processuale
in conformità ai costanti indirizzi della giurisprudenza e della dottrinà’.
”Si tratta, per lo più, di fonti di intelligence e di interrogatori resi
senza le imprescindibili garanzie difensive che possono legittimare, allo
stato, misure di prevenzione ma non costituire elementi di prova in un giudizio
penalè’, conclude la nota dell’avvocato Bongiorno.
Da parte
sua, la Forleo dice solo: ”Sono tranquilla, ho fatto il mio lavoro”. Il
mandato al legale è ”generalè’ e non diretto a persone in particolare.
L’avvocato Buongiorno spiega che ”tutti hanno parlato senza conoscere gli
atti”, aggiungendo che nei confronti del giudice Forleo c’è stata
”un’aggressionè’ e che le querele saranno dirette nei confronti delle persone
che hanno fatto dichiarazioni diffamatorie, a prescindere dalla carica.
A Brescia,
intanto, i pubblici ministeri della Direzione Distrettuale antimafia, hanno
chiesto il rinvio a giudizio per il reato di terrorismo internazionale per i
componenti della cellula islamica
cremonese: il fascicolo arriverà sul tavolo del gup Roberto
Spano’. Si tratta di: ”Boughanemi Faical, El Bouhali Ahmed, El Kisir Mostafa,
Hassari Mohamed, Khamlich Khalid, Laagoub, Rafik Mohamed, Rouass Naijb,
Trabelsi Mourad, Khir Romdhane Ben Othmane, Kamel Hamraoui Ben Mouldi,
Noureddine Drissi, Akremi Mohamed, Ben Ayed Mohamed Ridha, Habachi Mohamed
Habibi”. Due di loro, i tunisini Drissi Nourredine e Hamroui Kamel, avevano
visto revocata la misura di custodia cautelare proprio dal giudice Forleo che
aveva fatto differenza tra la definizione di ‘guerriglià e ‘terrorismo’.
Quindi i due tunisini sono stati arrestati dall’autorità giudiziaria di
Brescia per terrorismo internazionale. Il legali dei due islamici hanno fatto
ricorso contro questa decisione del giudice Spano’, ora l’udienza davanti al
Tribunale del Riesame di Milano è fissata per il 16 febbraio.